Papa Francesco ai romani: “Partecipate alla Via Crucis per le donne crocifisse”

“Saluto la Comunità Papa Giovanni XXIII e, mentre esorto a continuare l’opera in favore delle ragazze sottratte alla prostituzione, invito i romani a partecipare alla Via Crucis per le donne crocifisse che avrà luogo venerdì 7 aprile alla Garbatella”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro, ricordando la terza edizione dell’evento che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma delle donne rese schiave e costrette a vendere il proprio corpo.

Ringraziamenti

Grazie al Santo Padre per le parole di invito a partecipare alla Via Crucis ‘per le donne crocifisse – ha commentato il presidente dell’Apg23, Paolo Ramonda – la Sua attenzione per questa piaga sociale ci incoraggia a proseguire con maggiore impegno la liberazione delle ragazze. Dinanzi al dramma della Tratta e prostituzione schiavizzata noi chiediamo alla società civile, alle istituzioni tutte di unirsi a noi e alle tante giovanissime donne violentate da coloro che pensano di avere il diritto di comprare il corpo di ragazze ho potrebbero avere la stessa età delle proprie figlie e nipoti”. Il fenomeno della prostituzione su strada, ha proseguito il presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, “negli ultimi due anni è quadruplicato anche a causa dei numerosi sbarchi di cui il racket si serve per mercificare le donne nigeriane. Questo dramma si consuma nel silenzio dei troppi correi della criminalità. Lo Stato deve mettersi dalla parte di chi vuole liberare le donne schiavizzate e non da parte di chi le assoggetta, sfrutta e guadagna sui loro corpi“.

L’iniziativa

Promossa dall’Apg 23 – fondata da don Oreste Benzi – l’iniziativa è coordinata da don Aldo Buonaiuto in stretta collaborazione con la Diocesi di Roma e in particolare con il suo vescovo ausiliare mons. Paolo Lojudice, responsabile del settore Sud. Tanti i testimonial dell’iniziativa: dal Sostituto Affari Generali Segreteria di Stato Vaticano, mons. Giovanni Angelo Becciu al ministro degli Esteri, Angelino Alfano, all’ambasciatrice del Kurdistan in Italia, Rezan Kader; dal Segretario del gruppo Pd alla Camera dei Deputati, Caterina Bini, al Direttore della Direzione Centrale Affari Generali Polizia di Stato, Filippo Dispenza; dall’ambasciatrice della Gran Bretagna presso la Santa Sede, Sally Jane Axworthy al Magistrato – Gip del Tribunale di Roma, Bernadette Nicotra. L’evento è patrocinato da molte realtà istituzionali, civili, associazioni religiose e con la straordinaria presenza delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, delle Fiamme Gialle, delle donne dell’Arma dei Carabinieri, della Gendarmeria Vaticana e dalle donne della Polizia Roma Capitale che porteranno la Croce. L’evento promuove la Campagna “Questo è il mio corpo” lanciata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII lo scorso luglio a Montecitorio a sostegno della proposta di legge di Modifica dell’art.3 della Legge Merlin, volta a sanzionare i clienti.

Il fenomeno

Le vittime del traffico di esseri umani sono nel mondo 21 milioni e in Europa si tratta per il 67% di donne e minori trafficati ai fini di sfruttamento sessuale. In Italia in particolare ci sono tra le 75.000 e le 120.000 vittime della mercificazione del corpo, sulle nostre strade e nella prostituzione indoor provenienti da Nigeria, Romania, Albania, Cina e sud America. La stragrande maggioranza non è imprenditrice di se stessa ma deve i suoi guadagni agli sfruttatori coinvolti in un traffico di esseri umani che in Europa secondo i dati dell’Europol è al terzo posto per proventi dopo il traffico di armi e di droga. Solo nel 2015 gli affari illeciti avevano permesso ai trafficanti di guadagnare più di 6 miliari di euro.