Colombia, la preghiera del Papa: “Siano liberati gli ostaggi”

Il Santo Padre invita a unirsi alla sua preghiera affinché siano rilasciate, senza condizioni, le persone sequestrate. E sul Battesimo: "È purificazione ma anche impegno"

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Pregare per la pace in ogni dove, dall’Ucraina alla Palestina. L’appello di Papa Francesco è lo stesso, ormai da tempo: adoperarsi per costruire un futuro di dialogo e speranza. Allo stesso tempo, il Santo Padre invita a unirsi alla sua “preghiera per la liberazione, senza condizioni, di tutte le persone attualmente sequestrate in Colombia. Questo gesto, che è un dovere davanti a Dio, favorirà anche un clima di riconciliazione e di pace nel Paese”.

L’Angelus del Papa

“Il popolo va a farsi battezzare con umiltà, con sincerità e, come dice la Liturgia, ‘con l’anima e i piedi nudi’”. Una scena descritta dai Vangeli e che coinvolge anche Gesù stesso, recatosi presso il fiume Giordano dove, come ricordato da Papa Francesco nell’Angelus domenicale, Giovanni “compie un rito di purificazione, che esprime l’impegno a lasciare il peccato e a convertirsi”. Ed è nelle acque del fiume che Gesù inaugura “il suo ministero: mostra così di voler stare vicino ai peccatori, di essere venuto per loro, per noi tutti che siamo peccatori”. Giovanni Battista, in quel giorno, riconosce pubblicamente in lui colui “che battezzerà in Spirito Santo”. E questo nonostante si rechi al Giordano apparentemente uguale a tutti gli altri. È la stessa voce del Padre a confermare quanto dice il Battista: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.

Il Battesimo, “un nuovo compleanno”

Questa descrizione, ha spiegato il Papa, “se da una parte ci rivela che Gesù è il Figlio di Dio, dall’altra ci parla del nostro Battesimo, che ci ha resi a nostra volta figli di Dio”. Il Battesimo, infatti, “è Dio che viene in noi, purifica, guarisce il nostro cuore, ci fa suoi figli per sempre, suo popolo, sua famiglia, eredi del Paradiso”. E in tal modo, inoltre, “Dio diviene intimo a noi e non se ne va più”. Ecco perché, come spiegato anche nell’omelia della Santa Messa per la Festa del Battesimo di Gesù, è importante conoscere la data del sacramento: “Perché è un nuovo compleanno, perché con il tuo Battesimo sei nato alla vita della grazia”. Un “nuovo compleanno” che dona consapevolezza del “dono immenso” che portiamo con noi. E, per ricordarne l’importanza, basta un gesto, il segno della croce, “che traccia in noi il ricordo della grazia di Dio”.