Palloncini horror e siringhe di Bloody Mary

Teschi e finte ragne tele sulle vetrine dei negozi, zucche sulle finestre o nei cortili, feste a tema nei fast food e persino negli asili e nelle scuole. Festeggiare in Italia la notte di Halloween, con tutte le sue tradizioni, i suoi riti, il suo esorcismo verso la paura per l'aldilà non è che un ridicolo e provinciale tentativo di imitare gli americani in un campo che non ci appartiene e soprattutto è un ulteriore modo per dimenticare le nostre radici. Nel libro Lo scherzetto del diavolo, edito da Sempre, don Aldo Buonaiuto, sacerdote di frontiera della Comunità Giovanni XXIII si chiede come sia possibile che ogni anno gli americani spendano per Halloween una cifra stimata sui 6.000 milioni di dollari, trasformandola così nella seconda più grande festa commerciale del Paese dopo il Natale. Altrettanto incomprensibile è che oggi anche in Italia ci sia un coinvolgimento di massa in una ricorrenza della quale, fino a qualche anno fa, nessuno conosceva neppure il nome. Un fenomeno così dilagante e irrazionale va analizzato da una prospettiva storica e antropologica, senza scadere in un giudizio aprioristico, ma senza, al contrario, sottovalutarne i risvolti esoterici e pericolosi.

L’errore di sottovalutare il fenomeno

Questa che viene smerciata come innocua mascherata collettiva è la data più importante nel calendario satanico, con annessi riti e, in casi estremi, crimini. In ogni caso Halloween veicola valori che si richiamano al paganesimo, dunque, totalmente contrari a quelli cristiani. Sottovalutarlo significa promuoverlo. Negli ultimi anni si sta diffondendo in Italia l'assurda pretesa di festeggiare ovunque (scuola, comunità e persino in parrocchia) la festa di Halloween, scimmiottando in tutto e per tutto gli americani. Ma è una ricorrenza che non ha niente a che vedere con la nostra cultura e la nostra religione. Su Famiglia Cristiana il sociologo  Enrico Finzi  ricorda che in Italia abbiamo delle splendide feste e non c'è motivo di scopiazzare qualcosa che non ha nulla a che vedere con le nostre radici culturali, religiose e sociali. Su impulso economico della potente macchina consumistica del merchandising le vetrine dei negozi di giocattoli e delle cartolerie sono invase di streghe, teschi, ragni, fantasmi e zucche, simboli di una festa che contrasta in tutto con le nostre radici culturali e religiose. Le cronaca sono piene di anticipazioni. Feste mostruose in castelli avvolti nel mistero, percorsi in case infestate, ghost tour a lume di candela nei cimiteri cittadini. Non c’è che l’imbarazzo della scelta per trascorrere la notte più spaventosa dell’anno, ormai alle porte. “L’atmosfera mostruosa del vostro Halloween party dipenderà anche dal cibo che preparerete: dalle siringhe di Bloody Mary da bere in una sola iniezione a sanguinolenti cervelli di panna cotta con salsa di melograno o frutti rossi- riferisce l’Adnkronos-.E se siete in cerca di un evergreen, con i biscotti alla zucca si va sempre sul sicuro”.

Altro che “dolcetto o scherzetto?”

Con curiosità provinciale in Italia si è iniziato alcuni anni fa a guardare e scimmiottare questo modo tipico dei Paesi anglosassoni di festeggiare Halloween il 31 ottobre, la vigilia della festa di  Ognissanti. In televisione  si vedono gruppi di bambini riuniti a guardare film dell'orrore e poi travestiti in giro per le strade a bussare alle porte del vicinato a chiedere dolciumi e caramelle per evitare innocenti dispetti infantili. Italia e in tutto il mondo cattolico si sono sempre celebrati solennemente i giorni dei Santi e dei morti in quanto feste religiose.  Lo spirito del male le prova tutte per allontanarci dalla strada di Gesù. In una delle sue omelie del mattino alla casa Santa papa Francesco ha spiegato che “la tentazione del demonio ha tre caratteristiche e noi dobbiamo conoscerle per non cadere nelle trappole”. Anzitutto “la tentazione incomincia lievemente ma cresce, sempre cresce”. Poi “contagia un altro”: si “trasmette a un altro, cerca di essere comunitaria”. E “alla fine, per tranquillizzare l’anima, si giustifica”. Ci sono cose che ogni cristiano cattolico dovrebbe sapere su questa festa pagana. Sulla base di alcune testimonianze di persone che si sono convertite e che praticavano il satanismo, si sa che Halloween è una delle feste più importanti per i culti demoniaci perché con essa inizia il nuovo anno satanico. La festa viene definita come una specie di “compleanno” del diavolo. Le sette sataniche offrono in sacrificio giovani e i bambini. Ad Halloween, in generale i più piccoli, ma anche gli adulti, si travestono da zombie, streghe, diavoli e scheletri e bussano per le case chiedendo “dolcetto o scherzetto?” Secondo la tradizione, chi si rifiuta di dare dolci ai bambini verrà maledetto. Avrebbe più senso, dal punto cdi vista cristiano, definirla la festa delle zucche vuote perché la morte è il passaggio alla vita eterna e non un fenomeno da esorcizzare. “Se volete regalare ai vostri ospiti una serata davvero terrificante, scegliete con cura il tema della festa e delle decorazioni. Quest’anno perché non ispirarsi al clown assassino più spaventoso di tutti i tempi?- racconta l’Adnkronos -. It è tornato sul grande schermo e per ricreare l’atmosfera che si respira a Derry dove vive Pennywise, trasformate gli interni in un circo del terrore: tovaglie e tessuti a righe bianche e rosse per riprodurre il tendone, palloncini rossi volanti, piccole teste di clown per segnaposto, grotteschi pagliacci sparsi per casa pronti ad attaccare, mentre un bouquet di palloncini con macchie di sangue finto all’entrata si occuperà di accogliere gli invitati. E per un tocco da veri maestri dell’horror, dipingete di nero un vecchio specchio e incollate una foto spaventosa del clown che vi fissa, appendetelo in un corridoio buio e aspettate che qualcuno dei vostri ospiti ci s’imbatta: scapperà urlando per lo spavento”.

Grottesca carnevalata

Nella notte dei defunti è opportuno contrastare questo macabro rituale accedendo sul davanzale della nostra finestra una candela benedetta illuminata. È necessario poi prestare particolare attenzione ai giochi per bambini, che contribuiscono a sviluppare abitudini e credenze in contrasto con la Legge divina. Soprattutto a un livello “basso” come i giochi per i bambini si muove l'astuzia del demonio, che cerca di inculcare fin da piccoli la mentalità superstiziosa, magica, ribelle. È necessario che gli adulti si impegnino ad impedire la diffusione di molte menzogne mascherate da innocuo svago. L'impegno deve estendersi a contrastare il fatto che Halloween sia entrata perfino nel mondo della scuola: non pochi sono gli istituti dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini. Come è potuto accadere tutto questo? Come mai Ognisanti, una ricorrenza così importante non solo per i cristiani ma per l’intera società civile, è stata sostituita con l'attuale grottesca carnevalata in stile horror? È compito dei genitori quello di stare attenti a dove vanno i propri figli invitati ovunque a queste pseudo-festicciole. I sacerdoti e gli insegnanti di catechismo possono fare il possibile per organizzare negli oratori iniziative per i più piccoli, chiedendo ai genitori di vestire i propri figli da angeli anziché da demoni. La sfida odierna è quella di tornare a celebrare la festa di Ognissanti e di avere il coraggio di commemorare angeli luminosi. La luce dà fastidio a chi preferisce le tenebre e chi vuole accenderla viene attaccato. “Con i grandi classici è difficile sbagliare: scheletri, vampiri, morti viventi, stregoni e clown non possono mancare – sottolinea l’Adnkronos -.Ma se vi state chiedendo qual è l’ultimo trend in tema di costumi per una notte da brividi, la risposta è senza dubbio Joker, con il suo inconfondibile completo scarlatto, gilet giallo, camicia verde e trucco pesante sul viso. Ad accogliere i vostri amici potrebbero essere proprio le grandi labbra rosso sangue e gli inquietanti occhi incorniciati di azzurro di uno dei più controversi villains della storia del fumetto americano, interpretato da Joaquin Phoenix nel film vincitore del Leone d’Oro a Venezia ora nelle sale”.

Dietro le “ingenue” festicciole

Il cinema ha contribuito moltissimo a rendere famosa la festa di Halloween attraverso i film dove la violenza crea in chi li vede un atteggiamento morboso di eccitazione. E poi i dolci venduti in pasticceria, i trucchi e tutti i gadget nei negozi di giocattoli e in cartoleria, sono un’opportunità unica per le aziende di fomentare questo consumo smodato. Agli strenui e accaniti difensori di questa ricorrenza, dobbiamo chiedere di riflettere se veramente si ha bisogno dell'esaltazione di questi mostri, di questi volti dell'horror, di maschere stregate, di questa esaltazione del male e della morte. Perché questo desiderio collettivo di mostrare tutto ciò? Non è sufficiente osservare ciò che avviene ogni giorno nella realtà della vita sociale? Per questo motivo, è opportuno diffondere una festa alternativa, già in voga da qualche tempo in Italia, dove i partecipanti si travestono come il proprio Santo o Santa preferiti e lo stesso 31 ottobre si recano in parrocchia, dove si organizzano messe, o creano gruppi di preghiera e di adorazione eucaristica per le strade. Occorre diffondere il più possibile l’idea che questa che viene considerata ingenuamente dalla maggior parte della gente una festicciola dove mascherarsi da esseri maligni viene considerato un divertimento, è invece una celebrazione in palese contrapposizione della commemorazione dei defunti, quindi anche dei nostri cari che non sono più accanto a noi su questa Terra, e della ricorrenza religiosa di Ognissanti che si celebra il giorno precedente.