Vertice a Palazzo Chigi, in Italia una decina

La notizia, al termine del vertice acceso di Palazzo Chigi fra premier e vicepremier, è che l'Italia accoglierà una decina dei 49 migranti ripartiti fra Sea Watch e Sea Eye, sbarcati qualche ora fa nei porti di Malta al termine di un estenuante contenzioso. Poi le diatribe interne su come e perché si è svolto il tutto: Salvini, di ritorno da Varsavia (definita una bella esperienza), vede il premier Conte e il collega Di Maio per fare il punto della situazione, tirare le somme di quanto accaduto e, soprattutto, capire perché l'accoglienza dei 10 non sia passata attraverso il consenso del Ministero dell'Interno. Una divergenza che rischia di creare confusione visto che, al termine della riunione, Lega e M5s hanno rilasciato comunicati altrettanto divergenti, l'uno sostenendo che in Italia entreranno altri migranti solo dopo che l'Europa avrà ricollocato quanti sono sbarcati qui negli ultimi sei, l'altro affermando che “poco più di 10 persone” approderanno in Italia per essere presi in carico della Chiesa.

Incontro con Avramopoulos

Proprio sul tema della ricollocazione, come spiegato da fonti di Palazzo Chigi si muoverà il premier Giuseppe Conte che, nei prossimi giorni, “in attesa dei trasferimenti da Malta di queste poco più di 10 persone chiederà un incontro urgente con Avramopulos per far eseguire la ricollocazione degli oltre 200 migranti che da agosto l'Italia aspetta che siano accolti dalla Germania, Olanda e altri 7 Paesi europei che non hanno dato seguito agli impegni”. Questo, sottolinea, non cambia la sostanza: “Manteniamo l'impegno ad accogliere donne bambini senza dividere nuclei familiari, li affideremo alla chiesa Valdese che si è offerta di accoglierli senza oneri per lo Stato”.

Salvini chiarisce

A ogni modo, mentre il governo si dice “compatto sulla linea rigorosa, porti chiusi, lotta agli scafisti e alle ong”, Salvini ribadisce qualche punto: “Il governo è compatto sulle  Ong Aggiungo che ogni nuovo eventuale arrivo dovrà essere a costo zero per i cittadini italiani”.  Poi aggiunge: “Io non cambio idea, anzi faccio due passi in avanti. Non ci sarà nessun arrivo in Italia finché l'Europa non rispetterà gli impegni presi (a parole) con l'Italia, accogliendo i 200 immigrati sbarcati in estate tra Pozzallo e Catania che dovevano già essere ricollocati”. Quarantanove persone sono ormai sbarcate a terra ma le sfaccettature di questa vicenda rischiano di portare strasichi polemici ben più a lungo di quanto stimato.