Torre Annunziata: al centro delle indagini i lavori eseguiti nella palazzina crollata

Prosegue l’inchiesta sul crollo di Torre Annunziata, nel quale 8 persone hanno perso la vita. Al centro delle indagini lavori eseguiti negli appartamenti della palazzina al primo piano e al secondo (entrambi non crollati) ma anche con una visione complessiva sulla storia dell’intero immobile, a tutto campo. Ora, in particolare, c’è chi dice che si voglia vedere chiaro anche sulla possibile volontà di allestire un B&B al secondo piano, nella parte che guarda il mare. La voce circola dalle ore successive al cedimento, tra mezze conferme e decise smentite come quella dell’amministratore del condominio.

Anche il sindaco, Vincenzo Ascione, ammette di avere raccolto questa voce ma dice di non avere certezze in merito. Proprio Ascione oggi era presente in chiesa quando don Ciro Cozzolino dall’altare della Santissima Trinità, ricordando le vittime (Giacomo Cuccurullo, la moglie Adelaide Eddy Laiola e il figlio Marco, i coniugi Guida Pasquale, Anna e i loro figli minori Francesca e Salvatore e l’anziana sarta Giuseppina Aprea) ha invitato chi potrebbe avere eseguito interventi sbagliati a dire “ho sbagliato, mi assumo le responsabilità”.

Mentre il sindaco annuncia novità per la cura del patrimonio edilizio (“Ho intenzione, superata la fase di emergenza, di creare una sorta di albo di tutti i cittadini che chiederanno una verifica delle proprie strutture”), l’inchiesta della magistratura si concentra, come detto, sugli interventi eseguiti all’interno della palazzina durante gli anni, e in particolare a quelli ancora in corso al primo e secondo piano. Chi segue le indagini ha già prelevato tutti gli incartamenti che riguardano la palazzina al Comune.

Nel mirino è finita anche la possibile volontà di realizzare un Bed & Breakfast. Voci seccamente smentite dall’amministratore della palazzina crollata, l’avvocato Roberto Cuomo: “Non esiste alcuna società immobiliare finalizzata alla creazione di strutture alberghiere o B&B; erano in corso lavori di ristrutturazione privata all’interno dei singoli appartamenti del piano primo regolarmente denunciati alle autorità competenti e del secondo piano in fase di iniziazione”.