Premio “Thomas More” a padre Ibrahim Faltas

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Viene consegnato oggi, lunedì 16 dicembre, a padre Ibrahim Faltas il “Thomas More International Award 2019”, il premio internazionale istituito dall’Unione giuristi cattolici italiani di Terni e dal Movimento cristiano lavoratori Umbria con il patrocinio della diocesi di Terni-Narni-Amelia e del Comune di Terni. Il premio, che vuole ricordare la figura di san Tommaso Moro, viene conferito a personalità italiane o straniere che si siano distinte in ambito internazionale eccellendo nella testimonianza dei valori cristiani, in particolare di quelli di giustizia e pace dopo una selezione a opera della giuria. 

Padre Faltas

Quest’anno il premio viene assegnato al religioso di cittadinanza egiziana e cittadinanza onoraria ternana. Padre Faltas è un presbitero francescano, giudice del Tribunale ecclesiastico di Gerusalemme, responsabile presso le autorità palestinesi e il governo israeliano, direttore della Terra Santa School di Gerusalemme, responsabile dello “Statu Quo” nella Basilica della natività di Betlemme, promotore del progetto formativo “Educare alla Pace”. Il premio gli è stato assegnato per il suo impegno di “operatore di pace”, “mediatore infaticabile, credibile testimone evangelico, per aver, durante il conflitto israelo-palestinese, promosso e sviluppato dal 2002 ai nostri giorni, a rischio della propria incolumità personale, il progetto Educare alla Pace”. In particolare, viene premiato per “l’eroico impegno quotidiano affinché i cristiani arabi, minoranza dimenticata e disconosciuta, possano non essere costretti a fuggire dalla Terra Santa e nel contempo affinché i cattolici occidentali, attraverso pellegrinaggi e progetti di investimento, aiutino quei fratelli”. La premiazione si tiene oggi, lunedì 16 dicembre, a partire dalle 11, nel museo diocesano di Terni dal vescovo mons. Giuseppe Piemontese davanti a una rappresentanza degli istituti di istruzione secondaria che assisterà a una lectio magistralis sul tema della educazione alla pace: “Costruire la Pace attraverso il coraggio del dialogo: sulle orme e sull’esempio di san francesco ad 800 anni dal pellegrinaggio in Terra Santa”.