Via i nulla osta, Brennan il primo: “E' un abuso”

Qualche tempo fa se ne era parlato abbondantemente e, come ormai ha ampiamente dimostrato di saper fare, Donald Trump ha mantenuto la parola revocando il nulla osta per la sicurezza (il cosiddetto 'security clearance') all'ex direttore della Cia John Brennan. Una mossa non proprio a sorpresa ma comunque di un certo effetto, considerando il ruolo ricoperto da Brennan fino a gennaio 2017 e, nondimeno, la sua appartenenza a quella che, ormai, è a tutti gli effetti un'altra era degli Stati Uniti d'America, quella di Barack Obama. Assieme all'ex numero uno della Cia, nel mirino di Trump erano finiti anche altri 5 esponenti dell'establishment del suo predecessore come James Comey (ex direttore Fbi), James Clapper (ex direttore dell'Intelligence nazionale), Michael Hayden (ex direttore Nsa), Susan Rice (ex consigliere per la Sicurezza) e Andrew McCabe (vicedirettore Fbi).

 

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Brennan: “Gesto intimidatorio”

Come prevedibile, la decisione del Tycoon ha incontrato il dissenso totale da parte di John Brennan, il quale si è difeso parlando di “abuso di potere” in una conversazione telefonica con una giornalista di Msnbc, alla quale ha riferito inoltre che la mossa del presidente si inserisce in una strategia di “intimidazione e un tentativo di reprimere le critiche alla sua persona e alla sua amministrazione”. L'ex direttore della Cia, inoltre, ha affermato di non essere stato informato direttamente ma di aver appreso la scelta di Trump dalla tv. Attenendosi alla visione dei leader democratici, Brennan continua a ritenere la sua posizione nei confronti del rapporto Trump-Putin (aveva definito 'sovversivo' il comportamento del presidente a Helsinki) come decisiva nella decisione di revocare il security clearance.

Botta e risposta

Da parte sua, Trump ha spiegato di avere “una responsabilità costituzionale unica nel proteggere le informazioni classificate della nazione, anche controllandone l'accesso e oggi, nell'adempiere a tale responsabilità, ho deciso di revocare il nulla osta di sicurezza a John Brennan, ex direttore della Central Intelligence Agency”. Parole che Brennan giudica preoccupanti, annunciando che la sua linea critica nei confronti dell'operato presidenziale resterà immutata: “Dovrebbe seriamente preoccupare tutti gli americani, inclusi i professionisti dell'intelligence, circa il costo di parlare. I miei principi valgono molto più delle autorizzazioni. Non cederemo”.