Rifiuti, Raggi: “No a discariche, sì a impianti Ama”

Con un post su Facebook, Virginia Raggi ha ribadito il suo no alle discariche, indicando la sua soluzione per la questione rifiuti.

La soluzione

“Ama, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Roma, ha approvato nel cda le linee di indirizzo per il nuovo piano industriale che il Comune sta esaminando – ha scritto -. Si tratta di un piano che punta sullo smaltimento dei rifiuti attraverso una tecnologia di riciclo il più spinto possibile. Tecnologie già esistenti nel resto del mondo e che quindi si tratta semplicemente di trasferire qui in Italia. Chiaramente la città deve essere molto più pulita di adesso, questo nessuno lo nega. Detto ciò, la Capitale non può continuare a muoversi sulla logica della soluzione più semplice o più veloce che, nella fattispecie, viene indicata nella discarica di servizio”.

Gap

Oggi. ha proseguito, “Ama sta colmando quel gap che per anni, di fatto, ha previsto l'assenza di qualunque tipo di impianti. E' assolutamente scorretto, oltreché miope, continuare ad ipotizzare che a Roma la soluzione sia una nuova discarica. Francamente i cittadini non meritano questa non-soluzione, che non farà altro che ricominciare a nascondere la polvere sotto al tappeto, anzi hanno tutto il diritto di avere un'azienda che s'impegna al massimo per gestire i rifiuti all'interno di un ciclo virtuoso“.

Legambiente

Sull'emergenza rifiuti a Roma, In Terris ha contattato il coordinatore dell'ufficio scientifico di Legambiente, Andrea Minutolo. “Nella Capitale basterebbe applicare modelli già presenti in tutta Italia – spiega – Paese che ha delle eccellenze dal punto di vista della differenziata, della gestione e del trattamento dei rifiuti”. La presenza di cassonetti in strada, prosegue, dimostra che “a Roma il sistema è ancora votato alla discarica o a inviare i rifiuti negli inceneritori o chissà dove”. Se, invece, “a livello comunale ci si dotasse all'impiantistica efficiente per il trattamento dei prodotti, l'uso degli inceneritori non sarebbe necessario per il residuo del rifiuto secco“. Non solo, aggiunge, “i rifiuti sono una risorsa che viene addirittura pagata da parte dei vari consorzi e impianti per avere 'materia prima seconda'”.