DA FIRENZE A TORINO IL ROCK IN CONCERTO CON I NEGRITA

A pochi giorni dall’uscita del nuovo album, intitolato semplicemente “9”, i Negrita annunciano ai loro numerosi fan l’avvio del nuovo tour nazionale che, da venerdì 10 aprile, toccherà i più importanti palasport italiani. Questo il calendario completo. Il 10 appuntamento per il primo concerto al Mandela Forum di Firenze; l’11 la band si esibirà all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna); il 14 al Palafabris di Padova; il 17 al Pala Alpitour di Torino; il 18 al Mediolanum Forum di Assago (Milano); il 21 al Palalottomatica di Roma; il 23 al Pala Giovanni Paolo II di Pescara. Il tour si concluderà il prossimo 25 aprile al Palasport di Pordenone.

I Negrita sono uno dei gruppi musicali rock più importanti e longevi del panorama musicale italiano. Formatosi all’inizio degli anni novanta a Capolona, in provincia di Arezzo, il sestetto prende il nome da una famosa canzone dei Rolling Stones intitolata “Hey! Negrita”. Il gruppo ha attualmente all’attivo 12 album; di questi, 8 contengono brani inediti, due sono live e due sono delle raccolte.

Il loro ultimo lavoro, “9”, è uscito il 24 marzo scorso. Il disco, prodotto da Fabrizio Barbacci per Universal Music Italia e registrato al “Grouse Lodge” (a Rosemount, in Irlanda) contiene 13 tracce di inediti, tra i quali Il Gioco, Poser e Mondo politico dai quali sono stati tratti 3 videoclip. Appena uscito, ha subito raggiunto il 1° posto della classifica degli album più venduti su iTunes, la piattaforma per acquistare file musicali – e non solo – creata dalla Apple. Il singolo “Il gioco” si è posizionato al 1° posto della classifica dei brani più trasmessi per radio.

Secondo le parole di Enrico Salvi (detto “Drigo”) – chitarra solista e voce dei Negrita – “I nostri dischi precedenti nascevano all’insegna di viaggi importanti. Questi viaggi ci hanno sempre portato in Paesi e territori alternativi rispetto alla scena rock: Brasile, Argentina, Spagna”. Per quest’ultimo lavoro, registrato in Irlanda, “abbiamo respirato l’aria e l’atmosfera che permeava i dischi che abbiamo ascoltato nell’adolescenza”. “Qui – ha concluso – siamo effettivamente nel cuore del Rock”.