È MORTO IWATA, PADRE DELLA NINTENDO E DI SUPER MARIO BROS

Il presidente della Nintendo, Satoru Iwata, è morto per un tumore all’età di 55 anni. Papà della console Wii e del Ds, Iwata assunse la guida del colosso giapponese dei videogiochi nel 2002, trasformandolo in una compagnia globale, che – grazie a marchi come SuperMario e i Pokemon – era finalmente tornato al profitto nel 2014 dopo anni di perdite. “Non ha creato solo tecnologia, ha dato vita a un’intera cultura”, commenta su Bloomberg l’esperto di questo settore Nobuyuki Hayashi. A darne notizia lunedì mattina, due giorni dopo il decesso avvenuto sabato, la stessa società di Kyoto in uno dei momenti più particolari della sua storia, quello in cui sta aprendo alle piattaforme mobili.

Entrato in Nintendo nel 2000, Iwata è stato il primo presidente non appartenente alla famiglia fondatrice Yamauchi e il suo ruolo è stato considerato cruciale per dare nuova linfa nella sfida con la Playstation di Sony, che lo ricorda con un tweet in cui scrive “Grazie di tutto, Mr Iwata”. Fu sua l’intuizione di aprire ai giocatori meno esperti e la paternità dei successi Nintendo DS e Nintendo Wii. Sempre sua, nel marzo del 2015, la decisione di entrare nel settore dei giochi per gli smartphone. Pochi mesi fa, Iwata aveva annunciato di essere al lavoro sulla nuova console NX, che uscirà nel 2016. Secondo Serkan Toto, consulente nel campo dei videogiochi, “Nintendo sta attraversano uno dei più importanti cambiamenti della sua storia, ma l’uscita di scena di Iwata, per quanto problematica, non è irrisolvibile”. Lunedì mattina le azioni della società hanno visto solo un calo inferiore all’1%. Borsa a parte, la perdita di un genio del settore come Iwata è però incalcolabile.