FOCOLARI: MORTO DON PASQUALE FORESI, COFONDATORE DEL MOVIMENTO

È morto nella notte di domenica 14 giugno Pasquale Foresi, cofondatore del Movimento dei Focolari e primo focolarino sacerdote. Ad annunciarlo è Maria Voce, presidente dei Focolari, con queste parole: “Ci uniamo a Chiara nel donare a Maria questo suo figlio prediletto, superando così il dolore del distacco”. Nato a Livorno il 5 luglio 1929, di famiglia cristiana (il padre, Palmiro Foresi, fu eletto nel 1946 all’Assemblea costituente per la democrazia cristiana e rimase deputato nella I e II Legislatura), incontra Chiara Lubich a Trento nel dicembre 1949. Da allora e fino alla fine le sarà accanto e condividerà con lei la responsabilità del Movimento dei Focolari.

Ha contribuito, in particolare, a far approvare gli statuti del movimento, a far nascere gli studi teologici scaturiti dalla spiritualità dell’unità, ad avviare la casa editrice Città Nuova (modello per le 38 riviste e le 25 altre case editrici oggi esistenti nel mondo), ad edificare il primo Centro Mariapoli a Rocca di Papa (seguito da centinaia di simili centri) e a realizzare la cittadella di Loppiano (modello delle altre 32 che sorgono nei cinque continenti). E tanto altro ancora. Più in generale, nello sviluppo del movimento, Foresi ha dato un apporto fondamentale nell’incarnazione, nella concretizzazione delle intuizioni che nascevano dal carisma dell’unità conferito a Chiara.

“Nel caso dei fondatori di grandi movimenti spirituali – spiega Maria Voce – si costata che spesso, Dio colloca accanto ai depositari originari del carisma, persone che compiono una funzione importantissima in ordine alla sua configurazione storica”. Foresi è intervenuto innumerevoli volte con la parola e con lo scritto a presentare la teologia del carisma di Chiara nella sua dimensione sociale e spirituale. E se Igino Giordani – politico e noto scrittore cattolico – “dà il via, oltre all’apertura del Movimento all’umanità a 360 gradi, l’incontro con don Foresi – prosegue sempre Maria Voce – fece sì che quelle illuminazioni trovassero le adeguate strutture e gli idonei strumenti di mediazione e incarnazione”. È perciò considerato da Chiara stessa uno dei confondatori del movimento, insieme allo stesso Giordani e al vescovo tedesco Klaus Hemmerle, entrambi deceduti negli anni scorsi.