Primi guai per il governo Macron: si dimettono tutti i ministri MoDem

Prima il ministro della difesa Sylvie Goulard, poi la titolare degli Affari europei Marielle de Sarnez e, infine il ministro della Giustizia Francois Bayrou. Sono questi i nomi dei tre ministri – tutti appartenenti al partito centrista MoDem – che nel giro di 24 ore hanno consegnato la loro lettera di dimissioni al presidente francese Emmanuel Macron che spera di completare il rimpasto di governo entro stasera, dopo le elezioni politiche di domenica scorsa che gli hanno fatto guadagnare una forte maggioranza parlamentare.

Le dimissioni di Bayrou

L’ultimo, in ordine di tempo ad abbandonare il suo incarico al governo, è il ministro della Giustizia francese Francois Bayrou, leader del partito MoDem e alleato di Macron. Il guardasigilli è stato coinvolto in uno scandalo legato ai finanziamenti dell’Europarlamento al suo partito usati per pagare gli stipendi di assistenti che lavorano in Francia.

La Procura di Parigi indaga sull’utilizzo abusivo dei fondi europei

Le dimissioni dei tre ministri centristi di MoDem – alleato chiave del governo di Macron – arrivano in seguito all’apertura dell’inchiesta preliminare da parte della procura di Parigi, che il 9 giugno ha iniziato ad indagare ufficialmente sull’utilizzo abusivo dei fondi del parlamento europeo da parte dei MoDem. Lo scandalo, in cui è coinvolto anche il Front National guidato da Marine Le Pen, riguarda alcuni dipendenti del partito in Francia che sarebbero stati pagati come assistenti dall’Europarlamento senza però lavorare effettivamente tra Bruxelles e Strasburgo.