L’Italia come terra di missione: risposta pastorale al calo delle vocazioni

Primo Raduno Regionale dei sacerdoti stranieri: “non dei semplici tappabuchi che suppliscono alla mancanza di preti italiani”

Italia

In mezzo secolo le vocazioni sono diminuite oltre il 60 per cento, da 6.337 del 1970 a 2.103 del 2019. Una diminuzione non riconducibile solo all'”inverno demografico”, visto che il calo di uomini di 18-40 anni è stato del 18 per cento. Fondamentale, quindi, il ruolo dei preti che vengono dall’estero a svolgere la loro missione in Italia. Si è svolto il Primo Raduno Regionale dei sacerdoti stranieri che svolgono un servizio pastorale nelle diocesi del Lazio. L’incontro è stato fissato significativamente all’inizio del mese missionario di ottobre. Incentrato sul tema: “La cooperazione missionaria nel territorio del Lazio”. Ha visto radunati oltre 200 sacerdoti e religiosi stranieri, impegnati in tutte le diocesi della regione. “I sacerdoti che lasciano le loro Chiese di origine per svolgere un servizio pastorale nelle nostre comunità parrocchiali, non sono dei semplici tappabuchi. Che suppliscono alla mancanza di sacerdoti italiani”, afferma il vescovo di Albano, monsignor Vincenzo Viva, presidente della Commissione.Italia

Pastorale-Italia

Il presule ha dedicato una lettera ai sacerdoti non italiani impegnati nelle nostre comunità una lettera. E l’ha indirizzata ai membri della Conferenza episcopale laziale e ai direttori degli Uffici diocesani per la cooperazione missionaria (Cmd) delle diocesi del Lazio. I preti arrivati dall’estero sono “portatori di una specifica cultura ed esperienza ecclesiale“. Che “meritano di essere valorizzate”. E “allo stesso tempo hanno bisogno di essere sostenuti nella loro identità e missione. Ravvivando le motivazioni della loro presenza nelle diocesi italiane”. Il raduno si è tenuto presso l’Aula Magna del Pontificio Collegio Urbano in Roma. Ed è stato promosso da Missio Lazio– Commissione regionale per l’Evangelizzazione dei popoli e la Cooperazione missionaria. Vi hanno preso parte, riferisce l’agenzia missionaria vaticana Fides, monsignor Vincenzo Viva, vescovo di Albano e l’arcivescovo Emilio Nappa, presidente delle Pontificie Opere Missionarie. Oltreché padre Giulio Albanese, sacerdote comboniano, direttore di Missio Roma e don Denise Malonda, direttore di Missio Tivoli.