TORINO, MINI-GMG COL PONTEFICE PER DIECIMILA GIOVANI

catechisti

Incontro del Papa con diecimila giovani che realizzeranno una mini-gmg. E’ quanto avverrà a Torino, in occasione dell’ostensione della Sindone, per l’“Happening degli Oratori e dei giovani” in programma dal 19 al 22 giugno. Tra i momenti clou dell’evento la grande Veglia di preghiera in attesa di Francesco prevista per sabato 20 giugno, alle 21, e presieduta dall’arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia e i vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta. Domenica 21 giugno, di primo mattino, i giovani si trasferiranno a piedi in piazza Vittorio Veneto nel settore loro riservato per partecipare alla Messa presieduta dal Santo Padre alle 10.45.

Nel pomeriggio, dopo la sua visita a Valdocco delle 15, in piazza Maria Ausiliatrice, il vescovo di Roma rivolgerà un saluto e un breve messaggio agli educatori e agli animatori degli Oratori delle Diocesi di Torino, del Piemonte e d’Italia, con l’Assemblea e la Segreteria del Foi, il forum degli Oratori Italiani. Dalle 16, in piazza Vittorio Veneto, giovani, adolescenti, ragazzi e bambini attenderanno in festa il Pontefice, che giungerà alle 18 circa, per vivere con loro l’incontro conclusivo della sua lunga giornata a Torino. Infine lunedì 22 giugno, in mattinata, si realizzerà il pellegrinaggio alla Sindone dei ragazzi degli Oratori impegnati nell’Estate Ragazzi. Alle 17 i giovani degli oratori estivi saluteranno Papa Bergoglio lungo la strada del suo ritorno verso l’aeroporto di Caselle.

“Questa mini-gmg – ha dichiarato don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile della diocesi di Torino – accoglierà diecimila ragazzi non solo della diocesi torinese, ma anche dalle altre diocesi piemontesi e dagli oratori di tutta Italia. Ma ci saranno anche rappresentanze di giovani dalla Spagna, dalla Francia, dall’Inghilterra. Un gruppo arriverà da Helsinki e 90 giovani giungeranno dal Libano”. “Spesso si vedono anche le lacrime e la commozione sui volti di questi ragazzi – ha spiegato il sacerdote –. La Sindone rimanda infatti a uno sguardo che viene da un’altra dimensione, lo sguardo di Dio. E dunque i giovani quando sono toccati nel profondo si fermano e ritrovano il gusto di essere autentici, un desiderio che è sempre nel cuore dei giovani”.