Croazia, il socialdemocratico Zoran Milanovic è il nuovo Presidente

Il socialdemocratico Zoran Milanovic è il nuovo presidente della Croazia. L'ex premier e candidato del centrosinistra unito, dato per favorito, ha vinto le elezioni ottenendo al ballottaggio il 52,7% dei consensi. Nettamente sconfitta la presidente uscente, la conservatrice Kolinda Grabar Kitarovic, alla quale è andato il 47,3% dei voti. Per l'elezione alla carica presidenziale erano il lizza la presidente uscente Kitarovic, esponente dei conservatori al momento al governo a Zagabria, e l'ex primo ministro socialdemocratico Zoran Milanovic. I sondaggi dell'ultima ora indicavano una situazione di sostanziale parità tra i due, con un leggero vantaggio per quello che si è poi rivelato il netto vincitore.

Parità

Kolinda era arrivata seconda al primo turno del 22 dicembre con il 26,7% dei voti, mentre il candidato del centrosinistra, l’ex premier socialdemocratico (Sdp) si era piazzato primo, a sorpresa, due settimane fa, con il 29,6%. La conservatrice Kitarovic, 51 anni, molto attiva in politica estera in questi suoi 5 anni di mandato che ama definirsi la “donna del popolo”, sperava nei voti di sovranisti e nazionalisti, che al primo turno avevano premiato il cantante-politico dell’ultradestra, Miroslav Skoro, arrivato terzo al primo turno con il 24,4% dei consensi. La sconfitta di Kitarovic rappresenta anche un duro colpo per il premier Andrej Plenkovic, capo dell’Unione democratica croata (Hdz, conservatori), che ha pienamente appoggiato la presidente uscente. L’alta astensione registratasi nelle regioni che tradizionalmente votano per i conservatori – scrive ilfattoquotidiano.it – è un chiaro segnale di protesta contro il corso moderato ed europeista di Plenkovic, il cui Paese il primo gennaio ha assunto la presidenza semestrale di turno dell’Unione europea. Il neo presidente è stato suo malgrado protagonista ieri anche in un incidente ripreso dalle telecamere in un seggio elettorale a Zagabria. Ieri un elettore lo ha verbalmente aggredito, definendolo “comunista”. L'ex premier – molto sportivamente – gli ha porto la mano, gesto che l'uomo ha però rifiutato con sdegno.