Un sacerdote vittima della guerra tra narcos in Messico

In un confitto a fuoco tra due cartelli della droga rivali un giovane sacerdote - che si apprestava a celebrare la Santa Messa con un gruppo di fedeli - è stato ucciso

In Messico la violenza perpetrata dai cartelli della droga miete ogni giorno numerose vittime innocenti e, secondo le ultime notizie pubblicate, ogni anno nel Paese si contano circa 30 mila morti a causa delle azioni criminose dei cartelli che, in un diffuso clima di impunità, perpetrano ogni genere di azione violenta senza essere adeguatamente contrastati dalle istituzioni dello Stato, basti pensare che, nella sopracitata Repubblica, esplicano la loro azione criminale ben quattro cartelli della droga che hanno ramificazioni in ogni settore: Jalisco Nueva Generacion, Sinaloa, Golfo e Norte.

Un giovane sacerdote vittima della violenza dei cartelli della droga

L’ultima vittima innocente di questa violenza senza remore è stato Padre Juan Antonio Orozco Alvarado, parroco trentatreenne nel borgo di Santa Lucia de la Sierra, municipio di Valparaiso, nelle vicinanze di Jalisco, ubicata nello stato di Zacatecas. Il brutale omicidio è avvenuto mentre il sacerdote si stava recando a celebrare la Santa Messa con alcuni fedeli nella comunità Tepehuana de Pajaritos ove – in un conflitto a fuoco tra membri del cartello di Sinaloa e del cartello rivale denominato Jalisco Nueva Generacion ha coinvolto i passanti inermi cagionando la morte del giovane sacerdote ed il ferimento di altre persone.

Il fulgido appello della C.E.M.

La C.E.M.Conferenza Episcopale Messicana – ha espresso vicinanza alla famiglia del defunto ed ha deplorato energicamente il fatto esprimendo nel contempo l’auspicio che Nostra Signora di Guadalupe consoli il dolore con il suo cuore di madre e ripristini la giustizia e la pace nella società; oltre a ciò la C.E.M. ha sottolineato che Padre Juan è stato vittima della violenza che esiste in Messico.