Maxi truffa da 15 milioni di euro, a muovere i fili alcuni commercialisti

Cinque arresti nel Savonese, sequestrati beni per oltre 3,2 milioni. Usavano come prestanome persone con fragilità psichiche

commercialista

Quindici milioni di fatture per operazioni inesistenti, un danno erariale di 3,2 milioni, aziende fittizie intestate a prestanome che avevano problemi di droga, gioco d’azzardo, fragilità psichiche. In questo quadro la Guardia di finanza di Savona ha eseguito cinque ordinanze di custodia, 4 in carcere e una ai domiciliari: tra loro ci sono alcuni commercialisti del ponente Savonese. I cinque, tutti italiani (tre uomini e due donne), tra i 47 e i 72 anni, avevano creato una rete, con base nella provincia di Savona, che operava in Liguria, Piemonte, Calabria e Veneto, ma anche all’estero.

Sono 17 le persone complessivamente indagate, 16 le aziende coinvolte in Italia per reati tributari, cinque quelle all’estero, in Bulgaria e Gran Bretagna. E’ stata disposto il sequestro di beni per 3,2 milioni.