Frana sulla A23 in Friuli, riaperto il tratto interrotto

Lo smottamento, con massi e detriti rocciosi che hanno invaso la carreggiata, è avvenuto intorno alle 6:00 nel tratto compreso tra i caselli Carnia e Pontebba, in provincia di Udine.

Vigili del fuoco
Foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: vigili del fuoco

Sull’autostrada A23 Udine-Tarvisio è stato riaperto il tratto tra Pontebba e Carnia in direzione di Udine, temporaneamente chiuso in seguito a un evento franoso in corrispondenza del chilometro 64 nelle scorse ore. Nessun ferito trai veicoli bloccati dai massi e dai detriti che intorno alle 6 di stamattina hanno invaso la carreggiata dell’autostrada nel territorio del comune di Amaro, in provincia di Udine. La via di comunicazione era stata chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia per la rimozione del materiale distaccatosi e per consentire i sopralluoghi. A causare lo smottamento sarebbero state le intense piogge delle ultime ore nella zona. 

Cos’è successo

A causare il distacco di rocce sono state le intense piogge abbattutesi nella zona nelle ultime ore. La carreggiata è stata invasa da detriti rocciosi, appunto, e da grossi massi. A causa dello smottamento tre veicoli sono rimasti bloccati ma nessuno è stato colpito. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando di Udine, intervenuti insieme con le squadre dei distaccamenti di Gemona e di Tarvisio.

I soccorsi

I soccorritori si sono sincerati innanzitutto che nei tre veicoli rimasti bloccati non vi fossero persone ferite. La frana è caduta sull’autostrada intorno alle 6 nel tratto compreso tra i caselli Carnia e Pontebba che subito dopo è stata chiusa con uscite obbligatorie. Sul luogo sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco e le pattuglie della polizia stradale, 6 squadre con 10 mezzi della Direzione 9/o Tronco di Udine di Autostrade per l’Italia. Sul posto sono presenti anche Polizia Stradale e personale della concessionaria Autostrade Alto Adriatico. Dovrà ora essere rimosso il materiale e attendere un sopralluogo dei geologi che dovranno verificare se ci sono pericoli di nuovi distacchi. Dalle prime indagini condotte dai geologi presenti sul luogo dell’evento, la frana si è staccata da un versante che si trova al di fuori della competenza di Autostrade per l’Italia.

Deviazione

Poco prima delle 17, sulla A23 Udine-Tarvisio è stato riaperto il tratto tra Pontebba e Carnia, in direzione Udine, attivando una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta (che era stata riaperta alle 12 circa), dopo l’evento franoso in corrispondenza del chilometro 64 che questa mattina ha richiesto la temporanea chiusura completa del tratto. Attualmente, in corrispondenza dell’uscita obbligatoria alla stazione di Pontebba non si registrano disagi. Il traffico è scarso anche a causa delle pessime condizioni meteo con pioggia e vento forte. Chi da Tarvisio viaggia in direzione Udine, dopo l’uscita obbligatoria di Pontebba, può percorrere la viabilità ordinaria e rientrare in A23 a Carnia.

La situazione

Sul luogo dell’evento, al momento, il traffico transita su una corsia per senso di marcia. Il provvedimento è stato adottato, dopo il completamento delle operazioni di ripristino del piano viabile, in via precauzionale, in attesa di definire, di concerto con gli enti territoriali con cui Autostrade per l’Italia è in contatto dalle prime d’ore di oggi, gli interventi necessari per la definitiva messa in sicurezza del fronte franoso. L’area, infatti, è esterna alle competenze di Aspi. Il masso più grande che si è bloccato al centro della carreggiata pesava circa 15 tonnellate. Attualmente, la circolazione è regolare e le condizioni meteo sono in miglioramento. E’ atteso un aumento dei veicoli in direzione del confine di Stato per il rientro dei vacanzieri austriaci e tedeschi dalle vacanze pasquali.

Altri casi

Il piccolo borgo di Tartano (Sondrio), paese di meno di 200 abitanti sulle alpi Orobie, da questa mattina alle 7.30 è isolato dal resto della Valtellina per una frana di modeste dimensioni che ha invaso una parte della provinciale numero 11. Uno smottamento innescato probabilmente dalle piogge di forte intensità degli ultimi giorni. Chiusa l’unica via di collegamento con il fondovalle, ora sono al lavoro con i Vigili del fuoco del distaccamento di Morbegno le squadre di un’impresa incaricata dall’Amministrazione provinciale per liberare la carreggiata dai detriti, sassi, terra e alcuni alberi franati sull’asfalto. Nessuna persona o auto è rimasta coinvolta e si conta, nelle prossime ore, di ripristinare la viabilità quantomeno con un senso unico alternato. Ancora frane la notte scorsa nel genovesato per il perdurare della pioggia che cade sul terreno ormai saturo. La più imponente sul passo del Turchino, che ha determinato la chiusura della strada, in località Fado, nel Genovese. I Vigili del Fuoco hanno verificato l’eventuale coinvolgimento di persone, scongiurandone la presenza, poi hanno provveduto al taglio degli alberi abbattuti e, in accordo con L’Anas, hanno deciso di attendere l’intervento dei mezzi movimento terra. Sul posto anche i Carabinieri. Sono caduti anche alcuni alberi in città. Anche i torrenti hanno risentito delle costanti piogge: il Trebbia ha superato il secondo livello di guardia a Ponte di Rovegno verso le 6.30, rientrando poi nei limiti. Anche il Vobbia a Isola del Cantone ha raggiunto la prima soglia di attenzione. Ingrossamenti vengono registrati per i bacini del Bisagno e dell’Entella. Nell’estremo Ponente l’Argentina e il Roia hanno raggiunto il primo livello di guardia e diversi torrenti sono saliti di livello.

Fonte Ansa