Nuovo assalto alla frontiera di Ceuta: 300 migranti respinti dagli agenti marocchini

Un nuovo assalto alla frontiera di Ceuta: dopo il tentativo effettuato da circa 700 migranti di oltrepassare il muro che segna la frontiera tra il Marocco e l’enclave spagnola in Nord Africa lo scorso 10 agosto, altri 300 profughi irregolari hanno provato a sfondare la frontiera proprio nel giorno della riapertura del valico di Tarajal, chiuso dopo il suddetto tentativo di travalicamento effettuato per ben tre volte la scorsa settimana. Nuovamente, la polizia di frontiera marocchina è stata costretta a respingere l’avanzata della marea umana, riuscendo a disperdere i migranti prima che riuscissero a raggiungere il confine. Secondo quanto riportato, stavolta non si è reso necessario l’intervento delle forze di polizia della Guardia civil spagnola presenti nei pressi della frontiera dell’enclave.

Assalto al Tarajal

Nei giorni scorsi, i ripetuti tentativi di scavalcare la recinzione metallica di 7 metri d’altezza che separa il Marocco dalla primissima porzione Ue sul territorio africano, avevano spinto gli agenti di frontiera a chiudere il valico di Ceuta, sperando di scoraggiare ulteriori assalti. Una scelta che, almeno in un primo momento, sembrava aver sortito gli esiti sperati, consentendo agli agenti di contenere gli assalti fin lì effettuati. Con la riapertura del Tarajal prevista per oggi, il gruppo di 300 migranti ha preso d’assalto il corridoio destinato al passaggio delle merci attorno alle 5.30, incappando però nella resistenza delle guardie di frontiera. Un’avanzata che, per questo, non ha assunto le proporzioni di quelle di inizio mese, non rendendo nemmeno necessario l’intervento dell’autorità spagnola presente sul territorio.

Ceuta e la via del Marocco

Al momento, il passaggio di Tarajal non è stato chiuso ma, l’allerta sulla pressione migratoria, resta comunque elevatissima. Negli ultimi mesi, infatti, come rivelato dall’Organizzazione Mondiale delle migrazioni (Oim), la rotta verso l’Europa che passa attraverso il Marocco ha subito un notevole incremento di percorrenti, arrivando a contare 7847 migranti africani solo nei primi sette mesi del 2017, il triplo rispetto allo stesso periodo del 2016. Oltre all’enclave di Ceuta e Melilla, l’arrivo sulle coste marocchine offrirebbe ai profughi la possibilità di utilizzare i barconi dei trafficanti fra il Paese nordafricano e l’Andalusia, che percorrono la tratta dello Stretto di Gibilterra. Una soluzione in crescendo in quanto permetterebbe ai migranti di evitare il passaggio attraverso la Libia.