Decapitata una statua della Madonna con Bambino

La Vandea non è un territorio qualsiasi per i cattolici di Francia. In questa regione per lo più contadina, durante la rivoluzione francese, si levò una strenua resistenza agli ideali giacobini, in nome di Dio, dell'attaccamento alla patria e alla famiglia. La reazione dei soldati provenienti da Parigi, tuttavia, fu terribile: si stima che circa 117mila vandeani, in modo sistematico, furono sterminati su 800mila abitanti. Nel 2013 la deputata Marion Maréchal-Le Pen, del Front National, ha presentato una proposta di legge per veder riconosciuto il “genocidio vandeano”. La questione è però caduta nel dimenticatoio.

Ebbene, questa terra altamente simbolica è tornata al centro dell'attenzione mediatica dopo il gesto di profanazione avvenuto nei confronti di una statua nella parrocchia di Noirmoutier, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 agosto. La scultura della Vergine Maria con il bambino in braccio è stata decapitata. Se n'è accorto il parroco la mattina seguente. In un vicino bosco alcuni fedeli hanno cercato ininterrottamente ma invano, nella giornata di domenica, le due teste. Il parroco ha detto alla stampa: “Questa è la prima volta che un simile atto di vandalismo accade qui. Questa grande statua è cara agli abitanti del distretto. È stata inaugurata nel 1949, dopo una missione parrocchiale e poi restaurata alcuni anni fa dalla parrocchia. È un atto violento, un atto scioccante, soprattutto nel contesto attuale”. Il sacerdote si è poi recato nella vicina stazione della Gendarmeria per sporgere denuncia, ma gli è stato fatto presente che l'area in cui è accaduto il fatto appartiene al Comune, che ora è dunque chiamato a procedere con l'iniziativa giudiziaria. Il sito France Blue riferisce che la denuncia è stata presentata martedì scorso.