Don Fortunato Di Noto: “Ecco perché Gesù invia l’Angelo alle donne”

Don Fortunato Di Noto ha spiegato a Interris.it il valore profondo del messaggio dell'Angelo che ogni lunedì dopo la Pasqua ricordiamo e festeggiamo.

Don Fortunato Di Noto
Foto Elena Padovan

Il lunedì seguente la Pasqua si festeggia l’Angelo che annuncia alle donne la verità. Il sepolcro è vuoto, Gesù non è da tra i morti, ma cammina tra i vivi. È un messaggio di vita che vince contro la morte e fa tremare di gioia il cuore di tutta l’umanità. 

Don Fortunato Di Noto è fondatore di Meter, associazione che agisce contro la pedofilia e opera per la tutela dell’infanzia in Italia e nel mondo. Lui ci spiegato di come ancora oggi abbiamo bisogno delle parole di speranza di quell’Angelo. 

Don Fortunato, che significato ha il lunedì dell’Angelo?

“La tomba vuota è preceduta dal dolore provocato della passione e della morte straziante di Gesù. Agli occhi umani, il Signore appeso a una croce si traduce con fallimento dell’amore. Quello dell’Angelo invece è un messaggio di speranza e di resurrezione.  Le donne vedono la tomba vuota e l’Angelo dice loro di andare a cercare Gesù tra i vivi. Noi tutti dunque al lunedì dell’Angelo viviamo il contrasto tra due emozioni forti. Da una parte avvertiamo lo smarrimento di chi si è fermato alla morte di Gesù e dall’altra la speranza che il Signore non ci ha lasciato ed è lui la nostra salvezza”.

A che cosa dobbiamo ricondurre l’immagine della tomba vuota?

Alla liberazione dalla morte e da ogni tipo di schiavitù della storia. Le catene dei nostri tempi sono rappresentate da delle piaghe sociali come la pedofilia, la tratta delle donne, la povertà  e la guerra.  Tutta l’umanità ha la responsabilità di queste schiavitù e chi ha il dono della fede ha l’obbligo di agire e credere che Dio è la via per liberare il mondo da queste catene che ci rendono schiavi del peccato”. 

Quanto abbiamo ancora bisogno del messaggio dell’Angelo?

“Molto perché ci dice che il fetore del corpo morto non c’è e indica di cercare Gesù tra la gente, nei bambini sfruttati, nell’ammalato, nel povero, in coloro che hanno ancora delle ferite da sanare. Noi abbiamo bisogno di questo Angelo che non ci faccia guardare alla polvere della terra, ma alla realtà del cielo”.

Perché Gesù manda l’Angelo alle donne?

“Io le  definisco la rivoluzione del mondo perché sono coloro tramite le quali avviene il miracolo della vita che è il fulcro di tutta la nostra esistenza. Le donne possiedono una bellezza innata e la società e la stessa Chiesa ha bisogno di loro. Gesù le sceglie perché sono delle creature speciali, capaci di comprendere la grandezza della Pasqua. Un’alleanza tra gli  uomini e le donne porterebbe a degli abbondanti frutti di resurrezione”. 

Nel 2023 purtroppo il tasso di povertà è in aumento. Come vivere il messaggio dell’Angelo?

“Io sono convinto che la povertà si possa vincere e la soluzione sia smettere di produrre armi. La guerra è la prima causa della fame nel mondo ed è vergognoso pensare che si produca di più il pane dei proiettili e delle bombe rispetto al pane che serve per sfamare i bambini che ogni giorno muoiono di fame. Ecco che nel 2023 dovremmo tradurre il messaggio dell’Angelo impegnandoci che nessuno più soffra la fame, che tutti possano avere un lavoro dignitoso e che tutte le disuguaglianze vengano abbattute”.