Battaglia politica su liquidità e toghe. Meloni: “Problemi con l’Europa”

Scenari comunitari e autonomia dell'ordine giudiziario tengono banco nel confronto tra maggioranza e opposizione. Il nodo della riforma della magistratura

“L’Unione europea ci sta dando molti problemi, noi abbiamo bisogno di liquidità subito. Il Fondo monetario internazionale ha uno strumento come i diritti speciali di prelievo, che vuol dire liquidità che verrebbe poi distribuita in quota parte. Il Financial Times ha proposto di usare questo strumento. Non capisco perché il governo italiano non provi a lavorare per attivarlo”, afferma a Radio24 Giorgia Meloni, leader di fratelli d’Italia.

Bufera politica

“Non credo e spero che non ci sia un accordo. Non credo Salvini abbia interessi a farlo: Renzi è distante anni luce da noi, non è affidabile e non ha grande consenso fra i cittadini. Non lo troverei ragionevole ma penso Salvini sia consapevole che il suo campo sia quello del centrodestra.”, aggiunge Meloni a proposito dell’ipotesi di un intesa fra Lega e Italia Viva su caso Open Arms e presidenza di inchiesta in Lombardia. “Spero si voti almeno il 27 settembre, il 20 sarebbe assolutamente una forzatura. Penso che la maggioranza stia cercando di capire come fa a favorirsi anticipando la data al 20  ma un governo normale non dovrebbe farlo”, sostiene il presidente di FdI a  proposito della data delle elezioni amministrative e di quella del referendum. 

Giustizia

Altro fronte caldo: la riforma dell’ordine giudiziario. Il sorteggio per le carriere in magistratura? “Non è la soluzione perché impedisce una selezione improntata al merito e a fare in modo che a ricoprire gli incarichi direttivi siano scelte le persone più capaci. E poi perché muove da un assunto che dobbiamo evitare, quello di una magistratura come corpo omogeneo che non ammette nessuna forma di pluralismo. Sarebbe una regressione culturale e non risolverebbe i problemi che abbiamo di fronte. Dobbiamo invece immaginare un sistema elettorale che valorizzi il merito e la credibilità che un magistrato ha acquisito nel corso della carriera liberandolo da un’appartenenza a un gruppo o a un’associazione “, evidenzia a Radio24 Andrea Giorgis, sottosegretario alla Giustizia.

Tempi da velocizzare

Aggiunge Giorgis: “Questo pomeriggio si svolgerà una riunione di maggioranza con il ministro, i due sottosegretari e i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari che sostengono questo governo. Oggetto dell’incontro è definire e velocizzare i tempi di questo processo di riforma, del processo civile, penale e del Consiglio superiore della magistratura. L’obiettivo è rivedere sia le norme che disciplinano l’elezione dei membri togati del Csm sia le regole che disciplinano il conferimento degli incarichi direttivi e la carriera dei magistrati, al fine di preservare la credibilità e l’autonomia della magistratura”. E “non c’è nessun obiettivo che si possa considerate volto a ridurre l’autonomia, al contrario abbiamo bisogno, di fronte a quello che leggiamo da giorni, di difendere la magistratura e fare in modo che non venga meno la fiducia nella magistratura. La prima nostra preoccupazione è di fare in modo, attraverso una riforma equilibrata e ancorata al dettato costituzionale, di difendere e ripristinare e preservare la credibilità e l’autonomia della magistratura“.