SIRIA, LIBERATO IL SACERDOTE GRECO-CATTOLICO PADRE TONY BOUTROS

Il 15 agosto, dopo alcuni mesi di sequestro, è stato liberato in Siria padre Tony Boutros. Il sacerdote greco-cattolico è responsabile della parrocchia di san Filippo apostolo nella città siriana di Shahba. La gioia della comunità cristiana siriana è nelle parole del nunzio a Damasco, monsignor Mario Zenari che, in una intervista, ha confermato la liberazione di padre Boutros: “La notizia me l’ha confermata, nel tardo pomeriggio, verso le 17.30-18, il suo vescovo: mons. Nicolas Antiba, metropolita di Bosra e Hauran. Un po’ questa notizia trapelava da qualche giorno e, naturalmente, è stata accolta – nel giorno dell’Assunta – come un bel regalo della Madonna”.

Alla domanda sulle condizioni di salute del sacerdote, padre Zenari ha risposto: “Devo dire che non so molto perché le comunicazioni qui sono anche un po’ difficili. Ma comunque credo che sia in buone condizioni”. “Dopo la liberazione di padre Boutros – ricorda il monsignore – ci sono ancora nelle mani dei rapitori sei ecclesiastici, tra i quali due vescovi ortodossi. Dall’esperienza che ormai purtroppo ho acquisito, ciascun caso è un caso particolare, non sono tutti uguali. Vogliamo sperare – conclude Zenari – di avere presto buone notizie anche per questi sei ecclesiastici, alcuni rapiti ormai da 2 anni e mezzo”. Il riferimento è per il gesuita italiano Paolo Dall’Oglio e i due vescovi ortodossi – il metropolita greco-ortodosso Boulos Yazigi e l’arcivescovo siro-ortodosso Yohanna Ibrahim – rapiti ad Aleppo il 22 aprile 2013 dei quali non si hanno più notizie da mesi.