Al francese Modiano il Nobel per la letteratura

[cml_media_alt id='10376']modiano2[/cml_media_alt]Il comitato norvegese, dopo aver premiato il gotha della chimica, della fisica e della medicina di quest’anno, ha conferito a Patrick Modiano effettuato il Nobel per la letteratura. Lo scrittore, ebreo francese,  è nato nel luglio del 1945 a Boulogne Billancourt, nella regione dell’Ile de France. Il padre era di origini italiane e la madre di provenienza belga. Modiano fu cresciuto principalmente dalla figura materna e uno dei traumi che segnò maggiormente la sua esistenza fu la morte precoce di suo fratello minore. L’avvicinamento alla letteratura avvenne per mezzo del matematico e scrittore Raymond Queneau, che era amico di famiglia. E fu proprio lui a dare il “beneplacito” alle prime bozze del suo esordio, il romanzo “La Place de l’Etoile”, uscito nel 1968 senza particolare successo – tanto che resta ancora difficile trovarlo tradotto in lingue diverse da quella francese.

Nei primi anni settanta Modiano collaborò alla scrittura della sceneggiatura del film “Lacombe Lucien”, candidato al premio Oscar nel 1974 come migliore pellicola straniera.
Molti dei suoi romanzi sono ambientati nella Francia occupata dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, soprattutto nell’area di Parigi. Nel 1978 “Rue des boutiques Obscures” ha vinto il premio Grouncourt, uno dei più importanti trofei letterari francesi. I protagonisti dei suoi racconti sono, nella maggior parte dei casi, collegati alla figura del padre, arrestato nel 1943 dai nazisti e che riuscì a fuggire alla deportazione, probabilmente grazie ad alcune conoscenze collaborazioniste. I personaggi di Modiano vivono spesso di ambiguità e contraddizioni, e gli assegnatari del Nobel hanno scelto di premiarlo per “l’arte di ricordare con cui ha evocato i destini umani più difficili da comprendere, svelando l’universo dell’occupazione nazista”.