Moto Gp, Marquez sfida Vinales in Argentina: “Il circuito mi piace, punto al podio”

Il quarto posto di Losail è già alle spalle per il campione del mondo in carica della Moto Gp, Marc Marquez. Il fuoriclasse della Honda, accantonata la medaglia di legno qatariota mette nel mirino il gp d’Argentina, con l’obiettivo dichiarato di conquistare la prima piazza del podio, su un circuito che l’ha visto vincitore nel 2014 e nel 2016: due volte su tre, partendo in ogni occasione dalla pole position. Nel 2015, la beffa di uno scivolone che, al 24esimo giro, lo ha estromesso dalla lotta per la prima posizione con Valentino Rossi, a seguito di un contatto con lo stesso pilota italiano. La pista di Termas de Rio Hondo, comunque, è notoriamente un terreno sul quale Marquez si è sempre espresso a ottimi livelli e, dopo la piccola delusione del Qatar, potrebbe rappresentare un punto di (ri)partenza per lanciare il proprio attacco al galvanizzato pilota Yamaha, Maverick Vinales, vincitore a Losail: “In Qatar è stato un Gp difficile – ha spiegato il motociclista spagnolo -. Però siamo migliorati molto nel corso del weekend anche se non siamo riusciti ad arrivare sul podio domenica”.

Marquez: “La pista è bella”

La missione, dunque, è portare i frutti del lavoro degli ultimi giorni sull’asfalto argentino, definito dal compagno di squadra, Dani Pedrosa, alquanto “sporco e duro con le gomme”. E sulla stessa questione ha rimarcato anche il campione del mondo: “La pista è bella, mi piace e sono sempre riuscito a esprimermi bene. Un fattore importante da tenere in considerazione sarà la durata delle gomme che normalmente è poca. Dovremo lavorare principalmente su questo aspetto”.

Rossi fa 350

Ma, se da un lato c’è un Marc Marquez che muore dalla voglia di far bene, dall’altro c’è un Valentino Rossi che, sul circuito sudamericano, taglierà il traguardo delle 350 gare in Moto Gp. Il Dottore, in sella alla sua M1, ha sensibilmente migliorato prestazioni e tempi rispetto ai test e, in vista della gara argentina, potrà puntare decisamente a un successo che, ormai, manca da 12 gare. Il terzo posto del Qatar, in questo senso, può fornire un’indicazione positiva sulle possibilità dell’urbinate di recitare un ruolo da protagonista in questo motomondiale. L’incognita di Lorenzo e della sua Desmosedici restringono ampiamente il campo dei rivali per la parte alta della classifica, ponendo Rossi di fronte a una sfida con l’accoppiata spagnola Marquez-Vinales. Ovviamente sperando che la verve “d’argento” di Dovizioso vista in Qatar sia un segnale concreto.