LIBIA: ATTACCATA L’UNIVERSITA’ DI KUFRA, 2 MORTI

Le violenze al di là del Mediterraneo non accennano a cessare. È di due morti il bilancio di un attacco contro l’ universita’ di al Kufra, nel sud della Libia. Secondo quanto riferiscono fonti locali, miliziani della tribù araba dei Tebu hanno aperto il fuoco all’interno del campus universitario, utilizzando anche degli Rpg, e hanno causato la morte di due giovani. L’attacco sarebbe una rappresaglia contro la decisione dell’ universita’ di non ammettere l’iscrizione di una studentessa appartenente alla tribù dei Tebu che aveva presentato in ritardo la sua richiesta.

Nel Paese oggi regna il cos, infatti la Libia ha due governi e due parlamenti. Il primo ministro riconosciuto dalla comunità internazionale è Abdullah al Thinni, che ha vinto le elezioni nel 2014 e ha spostato la sede del governo e dell’assemblea costituente ad Al Bayda, e il parlamento a Tobruk, nell’est del Paese. A Tripoli, invece, si riunusce ancora il precedente parlamento, in cui c’è una forte presenza di Fratelli musulmani, e che è appoggiato dai miliziati islamici dalla coalizione Alba libica, che ha a capo il generale Khalifa Haftar.

Le milizie legate alla minoranza tubu, un gruppo etnico del sud della Libia, che durante la rivolta contro Muammar Gheddafi erano schierate con i ribelli, ora sono alleate del generale Haftar. I tubu controllano in particolare le città di Murzuk e Kufra. Le milizie legate al gruppo etnico dei tuareg, presente nel sudovest del Paese, sono vicene alla coalizione Alba libica. Le due tribù si contendono il controllo di un’area vastissima situata al confine con l’Algeria e la Tunisia, dove si trovano alcuni dei giacimenti petroliferi più grandi della Libia.