Germania: addio a Helmut Kohl, il cancelliere della riunificazione

E’ morto Helmut Kohl, cancelliere tedesco dal primo ottobre 1982 al 27 ottobre del 1998 passato alla storia come il capo del governo della riunificazione della Germania, avvenuta sotto la sua guida il 3 ottobre 1990. La notizia, inizialmente riportata dalla sola edizione online della Bild, è stata successivamente confermata con un tweet dell’Unione Cristiano Democratica, il suo partito, lo stesso dell’attuale cancelliera Angela Merkel. “Siamo a lutto. Rip Helmut Kohl” si legge sul profilo ufficiale del maggiore partito tedesco.

Nato a Ludwigshafen in Renania-Palatinato da una famiglia conservatrice, dopo la seconda guerra mondiale, alla quale non prende parte, inizia la sua attività politica. Nel 1947 lavora nella Cdu della sua città. Studia all’Università di Francoforte scienze politiche, storia e legge, conseguendo il dottorato in Storia ad Heidelberg. Nel 1960 viene eletto nel parlamento locale della Renania Palatinato, dove ottiene cariche di crescente prestigio fino a quando nel 1969 viene eletto Ministerpräsident, grazie alla reputazione di capace amministratore, guadagnata piuttosto velocemente. Svolge questo ruolo sino al 1976, anno in cui si candida alla cancelleria della Repubblica Federale Tedesca. Con la vittoria dei socialisti diventa il principale leader di opposizione.

Il 1º ottobre 1982 il Partito Democratico Libero si ritira dalla coalizione con il Partito Socialdemocratico di Germania votando una mozione di sfiducia costruttiva che deponeva Schmitt per insediare come cancelliere Kohl. Nei primi giorni del suo governo, il neo cancelliere affronta la dura opposizione della sinistra tedesca: i suoi avversari si riferiscono spesso a lui con lo sprezzante soprannome di “Birne” (termine tedesco per “pera”, poiché nelle caricature la testa del cancelliere era rappresentata appunto con una pera).

Il suo principale successo politico è stato il modo sicuro e deciso con cui ha guidato il processo di riunificazione della Germania iniziato con la caduta del Muro di Berlino. Venuto meno il controllo pressante dell’Urss sulla Repubblica Democratica Tedesca il cancelliere sollecita con sempre maggior forza, le procedure per l’unione delle due Germanie. Nel maggio del 1990 si conclude la trattativa con la Germania Est, che prevede la parificazione economica e monetaria tra le due nazioni e l’unificazione dei sistemi di governo.

Sull’onda della gioia per la riunificazione, Kohl stravince le prime elezioni della Germania riunificata nel 1990. Nel 1994 una nuova affermazione, sia pur sul filo del rasoio. Ma i grandi problemi economici del dopo riunificazione, la disoccupazione galoppante e la mancanza di riforme necessarie per il Paese decretano la vittoria, nel 1998, del Sdp guidato dal rivale Gerhard Schröder. Dopo questa sconfitta Kohl abbandona la carica di cancelliere.