Strage di Barcellona: morto il piccolo Julian

La speranza è durata meno di 24 ore. Julian Cadman, il bambino australiano di 7 anni, nato nel Regno Unito, che inizialmente era stato dato per disperso nell’attentato di Barcellona di giovedì scorso e che ieri sembrava sano e salvo in un ospedale della città catalana, è invece morto. Lo riferisce la rete britannica Sky News citando l’ufficio spagnolo per le persone scomparse. E’ solo l’ultima di tante notizie contraddittorie circolate dopo l’attacco alle Ramblas. Due su tutte: quella relativa al terrorista che si sarebbe asserragliato in un locale dopo l’attentato, rivelatasi del tutto infondata, e quella del jihadista ucciso dalle forze di polizia a Sant Just Desvern, mentre invece la vittima era il proprietario dell’auto, accoltellato da un ignoto assassino che potrebbe essere l’ultimo terrorista in fuga. Oggi la foto di Julian campeggia su tutti i quotidiani spagnoli con la falsa buona notizia, purtroppo mutata in una verità tragica.

La madre ricoverata

La madre del piccolo, una filippina residente in Australia, è rimasta gravemente ferita nell’attacco sulle Ramblas. Il padre Andrew è giunto ieri in Spagna per ricongiungersi alla moglie. La donna era a Barcellona per prendere parte al matrimonio di un parente quando è stata travolta dal furgone dei terroristi insieme al figlioletto mentre passeggiavano sulla Rambla. Lo stesso premier australiano, Malcolm Turnbull, aveva lanciato un appello per il suo ritrovamento.

Cellula neutralizzata

E a proposito di contraddizioni, oggi la polizia catalana smentisce… la smentita nei confronti del ministro dell’Interno di Madrid Zoido che aveva affermato lo smantellamento della cellula jihadista, subito rimbeccato dal collega di Barcellona, Forn, quasi a dispetto. I Mossos d’Esquadra sostengono che la cellula terrorista dietro l’attentato di Barcellona e l’attacco a Cambrils è stata ufficialmente “neutralizzata“. Secondo il capo dei Mosso Josep Lluis Trapero “con quasi totale certezza 2 delle tre persone che stiamo cercando sarebbero morte nell’esplosione di Alcanar” dove i terroristi stavano tentando di realizzare 3 furgoni bomba con 120 bombole di butano e l’innesco con un ordigno – esploso anzitempo – di Tatp, perossido di acetone. L’unica persona in fuga, non si sa se ancora in Spagna o in Francia, è l’autore dell’attacco, il 22enne marocchino, Younes Abouyaaquoub. Le altre che ora danno per morte sono l’imam marocchino Abdelbaki Es Satty, 40 anni, considerato il capo della cellula ed il radicalizzatore dei giovani connazionali membri della cellula formata da 12 persone, e Mohammed Aallaa, terzo fratello componente della cellula.

Corteo contro il terrorismo

Intanto il giornale catalano La Vanguardia riferisce che sabato 26 a Barcellona si terrà una grande manifestazione contro il terrorismo convocata dal presidente della Catalogna Carles Puigdemont e dalla sindaca della città Ada Colau. Il corteo partirà alle 18 da Jardinets de Gracia e raggiungerà Placa de Catalunya. “Non ho paura”, sarà il tema della manifestazione.