World Bank, Ivanka Trump possibile candidata

C'è anche il nome di Ivanka Trump nell'elenco dei papabili a rilevare la posizione di Jim Yong Kim alla guida della Banca mondiale. O meglio, il nome c'è fra quelli circolati nelle ultime ore come potenziali sostituti dell'attuale direttrice e a sostenerlo è il Financial Times. Un nome certamente di peso in quanto si parla della figlia del presidente degli Stati Uniti, nonché assistente dello stesso alla Casa Bianca ma, al momento, a Washington ci vanno cauti: “Non faremo commenti sui potenziali candidati – ha detto un portavoce del Tesoro -. Abbiamo  ricevuto un numero significativo di raccomandazioni per i buoni candidati. Stiamo avviando il processo di  valutazione di questi candidati per la nomina di un candidato nazionale statunitense, e non vediamo l'ora di lavorare con i governatori (della Banca Mondiale) per selezionare un nuovo leader”.

Il successore di Kim

La World Bank, con sede a Washington, quasi per tradizione ha un americano alla guida. Una leadership che, dall'8 gennaio, si sa già che non sarà più ad appannaggio di Jim Yong Kim, che ha rassegnato le dimissioni con decorrenza al 31 del mese, con tre anni di anticipo rispetto alla naturale scadneza (2022). Una decisione inaspettata che, peraltro con tempi brevi, ha costretto l'istituto bancario a correre ai ripari avviando la corsa alla successione che, al momento, vede fra i nomi in lizza non solo quello (solo probabile) di Ivanka Trump ma anche dell'ex rappresentante all'Onu Nikki Haley. Dal canto suo, Kim ha reso noto che “è stato un grande onore lavorare come presidente per questa istituzione straordinaria, piena di persone appassionate e dedicate alla missione di mettere fine alla povertà estrema nel corso delle nostre vite. Il lavoro della Banca mondiale non è mai stato così importante mentre le aspirazioni dei poveri aumentano in tutto il mondo e i problemi legati al cambiamento climatico, alle pandemie, alle carestie e ai rifugiati continuano a crescere sia in dimensioni sia in complessità”. Il medico e fondatore di Partners in Health ricopriva l'incarico dal 2012.