Sant’Egidio, 20 persone in Italia grazie ai corridoi umanitari

Singoli e famiglie sono sbarcati stamane a Fiumicino e saranno ospitati tra Lazio, Marche e Sicilia, dopo aver trascorso lungo tempo nel campo profughi di Pournara, a Cipro

Corridoi umanitari Sant'Egidio
Foto © Comunità Sant'Egidio

Grazie ai corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, realizzati in accordo con i Ministeri degli Esteri e dell’Interno, 20 persone sono giunte in Italia da diversi Paesi africani e dall’Afghanistan.

Sant’Egidio accoglie 20 persone da Cipro

Sono arrivate questa mattina da Cipro 20 persone grazie ai corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, realizzati in accordo con i Ministeri dell’Interno e degli Esteri. In fuga dall’Afghanistan e dalle guerre che colpiscono diversi paesi africani, come Repubblica Democratica del Congo, Camerun e Somalia, hanno trascorso lunghi periodi di permanenza nel campo profughi di Pournara. Situato nei pressi della capitale Nicosia, il campo è stato visitato da Papa Francesco durante il suo viaggio a Cipro nel dicembre 2021.

Per due estati consecutive oltre 200 giovani delle Comunità di Sant’Egidio di diversi paesi europei hanno trascorso le loro vacanze in questo campo organizzando il “Ristorante dell’Amicizia”, ma anche corsi di lingua italiana e inglese per giovani e adulti, insieme ad attività educative e ricreative per i numerosi minori presenti.

L’arrivo a Fiumicino

“I singoli e i nuclei familiari – presenti anche due bimbi di 5 e 9 mesi – accolti stamattina a Fiumicino, verranno ospitati nel Lazio, nelle Marche e in Sicilia, e subito avviati verso l’integrazione grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, all’inserimento nel mondo lavorativo”, fa sapere la Comunità di Sant’Egidio.

I corridoi umanitari

“L’arrivo dei rifugiati da Cipro è stato preceduto, nei giorni scorsi, da quello di 11 cittadini afghani giunti a Roma da Islamabad. Rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021, questi nuclei familiari, composti anche di minori e anziani, hanno trascorso oltre due anni in condizioni gravemente precarie in un campo profughi informale nel centro della capitale pachistana. Perché, dopo la caduta di Kabul e la grande mobilitazione iniziale, molti tra gli afghani riusciti a salvarsi rifugiandosi nei paesi confinanti, restano ancora in attesa di reinsediamento”, ricorda la Comunità di Sant’Egidio.

“Complessivamente, con il sistema dei corridoi umanitari, interamente autofinanziati e realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, sono giunti in Europa circa 6.500 rifugiati, di cui oltre 5.600 in Italia”, conclude la Comunità di Sant’Egidio.

Fonte: AgenSir