The first 1.000 days of life: da Loreto l’inizio di uno studio medico scientifico a favore dei più piccoli

Si è volta a Loreto la prima conferenza internazionale sull'importanza delle cure da dare al bambino nei suoi primi mille giorni e la necessità di accompagnare i genitori in un percorso

A sinistra il dottor Marco Messi e il dottor Alessandro Cecchi. A sinistra Foto di Jonathan Borba su Unsplash

The first 1.000 days of life” è il titolo della prima conferenza internazionale sui primi mille giorni di vita che si è svolta al Palacongressi di Loreto (An), un’occasione per approfondire tematiche di ambito patologico pertinenti madre, feto e neonato fino ai primi due anni circa di vita. Un argomento che racchiude risvolti etici e morali che la comunità scientifica necessita di approfondire, inoltre, è un’occasione per poter creare percorsi scientifici comuni e di condivisione in rapporto alle nuove scoperte in campo diagnostico, terapeutico e di prevenzione. L’evento è stato organizzato dal dottor dottor Marco Messi, direttore di Odontostomatologia e Chirurgia Orale dell’Ast 2 Ancona, primo promotore del convegno e referente del settore “maternità e vita” dell’Associazione Pace In Terra fondata da don Aldo Buonaiuto, e dal dottor Alessandro Cecchi, direttore del Centro di diagnosi prenatale di II Livello di Loreto.

Dott. Messi: “A Loreto piantiamo un seme”

Il convegno è stato aperto dal dottor Messi che ha ringraziato tutte le autorità civili, religiose e militari presenti all’evento. “Abbiamo piantato un seme che spero sarà irrorato dalla politica e dalla scienza affinché possa crescere un albero imponente – ha affermato ai microfoni di Interris.it – Questa conferenza non ha rappresentato né un punto di arrivo né l’inizio di un incontro tra scienza ed etica, direi piuttosto un’evoluzione di un pensiero già esistente, forse troppo sommerso e sopito nella comunità scientifica medica. Insieme ai professionisti presenti abbiamo abbracciato il concetto di ‘presa in carico’ delle fragilità e soprattutto della genitorialità, dal momento di una diagnosi di patologia o malformazione fetale. I mille giorni non si esauriscono in un termine temporale, ma si è prospettato un percorso assistenziale multidisciplinare”.

Dott. Cecchi: “Il feto può e deve essere preso in cura”

In medicina stanno emergendo nuove conoscenze che sottolineano come questa prima fase di vita impatta nel futuro di una persona – ha dichiarato il dottor Alessandro Cecchi, intervistato da Interris.it -. Io mi occupo di medicina prenatale e questo convegna segna un punto molto importante perché questo concetto dei ‘primi mille giorni di vita’ va a ratificare il fatto che il feto, io preferisco chiamarlo ‘uomo prenatale’, può e deve essere preso in cura, che in alcuni casi non significa guarigione, ma miglior gestione possibile della problematica clinica. Penso sia un momento di alta civiltà offrire alla mamma la possibilità di scegliere di poter accompagnare e curare il bambino nelle fasi pre e post natale, fino ai tre anni di vita”.

Don Aldo Buonaiuto: “Abbiamo bisogno di crescere in umanità”

All’organizzazione e alla promozione del conferenza ha partecipato l’Associazione Pace in Terra Onlus fondata da don Aldo Buonaiuto. Il sacerdote, dal palco del Palacongressi di Loreto, ha ricordato la sua esperienza di vita nella comunità Papa Giovanni XXIII e gli anni passati al fianco del Servo di Dio, don Oreste Benzi che si è sempre battuto per eliminare le “ingiustizie insopportabili”. Lui proponeva ai giovani un “incontro simpatico con Cristo identificabile con i più piccoli, i fragili, le membra più deboli della società, ma di fatto le più fragili”, ha sottolineato don Aldo, rivolgendosi ai professionisti in sala. “Il dott. Messi e il dott. Cecchi hanno dato vita a questa bellissima iniziativa che deve servire prima di tutto per la nostra crescita umana, abbiamo bisogno di crescere in umanità”, ha affermato. “Cari amici, si parla molto dell’intelligenza artificiale, applicabile in molti campi, ma senza l’intelligenza d’amore che ci fa veramente conoscere chi abbiamo davanti, rischiamo di diventare disumani”, ha aggiunto. “Non possiamo mai anteporre nessuna patologia, nessun problema alla persona. Con questo convegno testimoniate l’intenzione di esaltare i primi mille giorni di vita di una creatura – ha sottolineato don Aldo -. Con la vostra professione li volete spiegare nella loro intrinseca fragilità. Per questo vorrei dedicare questo mio intervento alla piccola Indi, lei di giorni a sua disposizione ne ha avuti solo 537. Le è stata negata la speranza, non è un’opinione ma una constatazione, a lei che anche se non era guaribile, era curabile. Cari amici – ha concluso don Aldo Buonaiuto – noi abbiamo dei genitori che comunicano con i loro figli rigenerati nell’amore con il respiro. In una delle case dell’Apg23 è accolta una bambina che è stata abbandonata, Marianna. Le abbiamo dato il cognome Bergoglio e l’abbiamo portata anche da Papa Francesco. Lei è la prima educatrice dei nostri ragazzi, la prima educatrice Non si può curare senza educare, non si può educare senza curare. Come i genitori delle nostre case famiglia, anche voi avete questo orecchio, quello del cuore, mettetelo sempre al primo posto e così darete speranza a questa umanità”.

Mons. Dal Cin: “Essere qui vuol dire riconoscere la dignità di persona al prenato”

Sono lieto che questo convegno si svolga qui a Loreto. In sé racchiude un seme che auspichiamo sia l’inizio di un percorso e che possa trasformarsi in un albero in grado di produrre frutti – ha detto a Interris.it monsignor Fabio Dal Cin, Arcivescovo di Loreto e Delegato Pontificio per il Santuario della Santa Casa -. E’ molto importante che si svolga qui, in questo Santuario dove la vita si è fatta carne. Loreto simboleggia la casa e casa vuol dire accoglienza. Questo convegno esprime l’accoglienza della vita e riconosce al prenato il diritto di essere curato, accompagnato insieme con i suoi genitori, ma soprattutto significa riconoscere la dignità di persona al prenato. Credo che questa sia una grande opportunità per cui scienza e medicina, insieme con l’etica, possano camminare insieme e aiutarsi reciprocamente per dare il meglio di sé ad ogni persona”.

Acquaroli: “Qui per testimoniare la vicinanza delle istituzioni alla sanità”

“Un saluto a tutti i professionisti presenti, mi fa piacere essere qua per testimoniare la vicinanza delle istituzioni regionali ad esperienze come queste che viviamo nelle Marche – ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. Questa conferenza è un esempio di risposta che si costruisce nel territorio, sull’esperienza dei professionisti e che le istituzioni dovrebbero saper raccogliere e sostenere. La volontà del dott. Messi e del dott. Cecchi di essere vicini nel percorso della vita a tutti coloro hanno necessità di sostegno cure e risposte, mi appassiona e mi fa piacere. Penso che questo cammino possa dare risultati importanti. L’ambito socio-sanitario deve saper raccogliere queste sfide, nonostante il momento complesso per quel che riguarda la sanità italiana. Ma quando in un territorio come il nostro si riesce a fare comunità attiva, a diventare orgogliosamente centrali in alcuni campi, significa che c’è un substrato di professionisti ed organizzazione eccellenti. E questo deve essere riconosciuto e premiato”. 

Gli interventi alla conferenza internazionale

L’evento è stato arricchito dagli interventi delle personalità presenti. Il sindaco di Loreto, Moreno Pieroni, si è dichiarato “felice di ospitare questo convegno da cui partirà un messaggio molto importante per far crescere la sanità marchigiana”. L’assessore alla Salute della Marche, Filippo Saltamartini, ha dichiarato che “è interesse della Regione garantire a tutti le migliori cure possibili” e ha sottolineato che gli Ospedali di Torrette di Ancona, Loreto e il Salesi sono esempi a cui non possiamo rinunciare. Il direttore dell’Ast 2 Ancona, Giovanni Stroppa, dal palco del Palacongressi ha voluto ringraziare tutta la sua squadra per l’eccellente lavoro che sta svolgendo e, ha aggiunto, che è grato dell’opportunità di poter gestire la sanità della provincia di Ancona.

Prof. Carnielli: “I primi mille giorni di vita: molto importanti”

“I primi mille giorni di vita sono molto importanti. Se si adottano dei corretti stili di vita, ci sono delle buone probabilità che si riducano di molto le problematiche che possono insorgere in questo periodo. La ricaduta in termini di benessere per i bambini è importante, prima di tutto per lui e la sua famiglia, ma si potrebbe trasformare in un beneficio che perdura per tutta la vita”. E’ quanto ha dichiarato a margine della conferenza, intervistato da Interris.it, il professor Virgilio Carnielli, direttore della Neonatologia di III livello Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, che ha portato la sua esperienza alla conferenza. “E’ importante i futuri genitori su diversi aspetti, ma non è un intervento uguale per tutti, va fatto su misura – ha aggiunto -. La regione Marche, nell’aspetto sanità, credo che sia molto ‘polverizzata’, ma non mi è dato sapere se questa ‘polverizzazione’ possa essere un pregio o un difetto in termini distributivi delle risorse sanitarie”.

I relatori del convegno

Sul palco del Palacongressi di Loreto, dopo il prof. Carnielli, hanno esposto le loro relazioni, Manon Benders, professor in Neonatology of the Wilhelmina Children’s Hospital Umc Utrecht; Dick Tibboel, Professor Intensive Care and Department of Pediatric Surgery, Sophia Children’s Hospital; Alessandro Cecchi, Sods Diagnosi Prenatale di II Livello di Loreto; Maria Elena Lionetti, Sod Clinica Pediatria ad indirizzo genetico-metabolico e gastro-nefrologico, Azienda Ospedaliera Universitaria G. Salesi Ancona; Roberta Pallotto, Sod Anestesia e Rianimazione Pediatrica Azienda Ospedaliera Universitaria G. Salesi Ancona; Marco Pozzi, Direttore Sod Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita Azienda Ospedaliera Universitaria, Ospedali Riuniti di Ancona; Alessandra Baldinelli Sod Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita Azienda Ospedaliera Universitaria, Ospedali Riuniti di Ancona; Giovanni Cobellis, Direttore Sod Chirurgia Pediatrica e delle Specialità Chirurgiche, Azienda Ospedaliera Universitaria, Ospedali Riuniti di Ancona; Alba Crucetti Sod Chirurgia Pediatrica e delle Specialità Chirurgiche, Azienda Ospedaliera Universitaria, Ospedali Riuniti di Ancona; Antonio Pompilio Gigante, Direttore Sod Clinica di Ortopedia Adulta e Pediatrica, Azienda Ospedaliera Universitaria, Ospedali Riuniti di Ancona; Claudia Bevilacqua, Direttore SOD Clinica di Ortopedia Adulta e Pediatrica, Azienda Ospedaliera Universitaria, Ospedali Riuniti di Ancona; Roberto Trignani, Responsabile SODS Neurochirurgia Generale, con particolare interesse pediatrico, Azienda Ospedaliera-Universitaria, Ospedali riuniti di Ancona; Giuseppe Consorti, SOD Chirurgia Maxillo Facciale Azienda Ospedaliera Universitaria, Ospedali Riuniti di Ancona; Andrea Santarelli, Professore Dipartimento di Scienze Cliniche Specialistiche e Odostomatologiche Università Politecnica delle Marche; Marco Messi, Direttore UOC odontostomatologia Ast 2 Ancona.