Ucraina, Zelensky: “Iniziata la battaglia finale per il Donbass. E’ un inferno”

Il 55esimo giorno di guerra in Ucraina si apre con l'inizio della tanto temuta "offensiva totale" delle truppe russe in Donbass

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Il 55esimo giorno di guerra in Ucraina si apre con l’inizio della tanto temuta “offensiva totale” delle truppe russe in Donbass. Diverse esplosioni sono state sentite nelle prime ore della notte a Mykolaiv, a est di Odessa. Bombardamenti sono stati segnalati anche a Kharkiv. E notizie di danni e feriti sono arrivate anche dal territorio russo: un villaggio della regione di confine di Belgorod sarebbe stato bombardato dal lato ucraino.

Zelensky: “E’ iniziata la battaglia per il Donbass”

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che è iniziata la temuta offensiva russa nell’est del Paese. “Possiamo ora affermare che le truppe russe hanno iniziato la battaglia per il Donbass, per la quale si stavano preparando da tempo. Una grande parte dell’esercito russo è ormai consacrato a questa offensiva”.

Gaïdaï: “Cominciata l’offensiva russa nell’Est, è un inferno”

L’offensiva delle truppe russe contro l’Ucraina orientale è iniziata. Lo ha detto il governatore ucraino della regione di Lugansk, Sergei Gaïdaï, definendo la situazione “un inferno”. Sono in corso combattimenti a Rubizhne e Popasna e “scontri incessanti in altre pacifiche città”, ha aggiunto.

Il sindaco di Mariupol: 40mila civili deportati

Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha affermato che circa 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” dalla città e trasferiti in Russia o nelle regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Parlando alla televisione ucraina, Boichenko ha dichiarato che questi dati sono stati “verificati attraverso il registro municipale”.

Sono inoltre almeno 1.000 i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani, afferma su Telegram il Consiglio comunale della città portuale.

Kiev: 75% di perdite per 126ma Brigata russa del Mar Nero

La 126ma Brigata di difesa costiera russa della flotta del Mar Nero ha subito perdite pari al 75%, secondo l’ultimo rapporto operativo pubblicato dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. L’esercito di Kiev ha anche affermato che l’810ma Brigata marina separata della marina russa del Mar Nero ha perso 158 soldati per mano delle forze ucraine, con circa 500 altri feriti e 70 dispersi.

Biden e Macron: la diplomazia di muove

Sul fronte diplomatico, la Casa Bianca ha fatto sapere che oggi pomeriggio il presidente americano Joe Biden terrà una videochiamata sulla crisi ucraina con i suoi alleati e partner.

Sono saliti intanto a 5.000 i rifugiati ucraini arrivati negli Stati Uniti dall’inizio della guerra, secondo i dati delle autorità americane. La maggior parte è entrata negli Usa tramite i vari programmi varati per accogliere i profughi fuggiti dall’invasione della Russia.

Il presidente francese Emmanuel Macron, parlando al canale tv France 5, ha risposto invece a chi gli chiedeva come mai non si rechi a Kiev sull’esempio di altri leader europei. “Ci tornerò, ma per apportare qualcosa di utile: per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì. Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza”, ha detto aggiungendo di non aver più parlato con il presidente russo Vladimir Putin dalla scoperta delle uccisioni di massa a Bucha e in altre città ucraine.

Unicef: “Manca l’acqua”

Per coloro che sono restati in Ucraina, l’Unicef lancia l’allarme acqua: oltre 4,6 milioni di persone hanno un accesso limitato a questo bene primario a causa della guerra, con oltre sei milioni di persone che lottano ogni giorno per l’accesso all’acqua potabile.

Kiev: da inizio guerra 205 bimbi uccisi

Sono 205 i bambini uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo rende noto il procuratore generale ucraino nell’aggiornamento quotidiano del bollettino della guerra, aggiungendo che i bambini feriti dall’inizio delle ostilità sono 367.