Raggi: “Indagine interna su Spelacchio”

Finirà al centro di un'indagine Spelacchio, l'abete di Piazza Venezia salito agli onori delle cronache nazionali per il precario stato di salute nel quale è giunto dinnanzi al Vittoriano. Ora che la pianta ha concluso il suo ciclo vitale, però, la sindaca Raggi annuncia di voler vederci chiaro, spiegando ai cronisti che, presto, sarà aperta un'indagine interna per capire cosa sia successo a un albero che, a detta della prima cittadina,era di ben altro aspetto al suo arrivo nell'Urbe: “Voglio rassicurare tutti – ha detto la sindaca -: abbiamo avviato un'indagine interna per capire esattamente di chi sia la responsabilità… Successivamente saranno chiesti i danni, perché quando abbiamo scelto l'albero era molto bello e folto. Sicuramente c'è stato qualche problema tra il taglio e il trasporto”.

Il caso

Insomma, il caso del povero abete della Val di Fiemme sembra tutt'altro che avviato alla chiusura. All'amministrazione capitolina, al di là delle ironie piovute a grappoli sul web, non è piaciuto aver investito su una pianta arrivata a destinazione praticamente a fine vita e che, come spiegato da Raggi, al momento del taglio era un normalissimo abete non diverso da moltissimi altri. Certo, anche la sindaca si presta alle battute: “Prendiamola con un sorriso, a Spelacchio si sono affezionati tutti e poi ci sono problemi ben più gravi”. Va da sé che, tralasciando per un attimo l'ondata di ironie social, è la stessa immagine di Roma a risentire, almeno in parte, dell'odissea dell'abete considerando che addirittura il 'New York Times' è arrivato a parlarne.

Montanari: “Resterà”

Magari si potrebbe optare per una lettura come quella fornita dalle istituzioni della Val di Fiemme, le quali hanno guardato al lato “naturalistico” e ai risvolti, per così dire, “positivi” che la vicenda di Spelacchio ha suscitato in merito alla fragilità degli elementi naturali. A ogni modo, però, la risonanza mediatica ha portato Roma e il suo albero al centro delle cronache e, a conti fatti, forse con più contro che pro. D'altro canto c'è anche chi, come l'assessore all'Ambiente Montanari, che l'albero lo terrebbe comunque: “E' illuminato, addobbato e assolutamente suggestivo. Io vi invito ad andarlo a vedere di sera quando è illuminato perché quello è il suo senso”.