Il coronavirus mette in ginocchio il Brasile: oltre 15mila contagi in 24 ore

Piovono critiche sull'operato del presidente Bolsonaro. L'ex capo di Stato Lula da Silva: "Prego che il popolo brasiliano riesca a fuggire da questo genocidio"

E’ record di aumento dei nuovi casi di coronavirus in Brasile: nelle ultime 24 ore ne sono stati individuati 15.305. Nello stesso arco temporale sono state registrati 824 decessi, secondo i dati forniti dal ministero della Salute. Il Brasile ha 218.223 casi di contagio e 14.817 decessi.

Si dimette il ministro della Salute

E mentre la pandemia sembra aver avuto un’accelerazione, si inasprisce la crisi politica nel Paese. Dopo meno di un mese in carica, il ministro della Salute Nelson Teich si è dimesso per “incompatibilità” con il presidente Jair Bolsonaro, che ha sempre sminuito la gravità dell’emergenza coronavirus definendo il Covid-19 “una leggera influenza”. Si tratta del secondo ministro della Salute a lasciare la poltrona nel pieno dell’emergenza sanitaria. Teich, un oncologo senza esperienza di governo, era stato nominato ministro da Bolsonaro dopo il licenziamento, il 16 aprile, di Luiz Henrique Mandetta, un fermo difensore delle misure restrittive contro la diffusione della pandemia che fino a oggi in Brasile ha fatto quasi 14 mila morti. Secondo quanto riporta il quotidiano O Globo, Teich – giudicato dal presidente troppo titubante nell’avallare la riapertura dell’economia e a promuovere l’uso di medicinale anti-malarici – ha lasciato l’incarico, perchè contrario al piano di Bolsonaro di accelerare l’applicazione della clorochina nella cura dei pazienti Covid-19. Stando a fonti dell’agenzia Reuters, i militari all’interno del governo premono perchè a succedere a Teich sia il suo vice, il generale Eduardo Pazuello, attualmente ministro della Salute ad interim.

Le tensioni tra Bolsonaro e Teich

La settimana scorsa, il presidente aveva emesso un decreto per la riapertura di palestre, saloni di bellezza e parrucchieri senza consultare Teich, oltre a spingere fortemente per un più ampio uso della clorochina, a cui il ministro uscente era contrario, per mancanza di solide prove scientifiche sulla sua efficacia. “E’ il giorno più triste della mia vita. Ma non macchierò la mia storia a causa della clorochina“, avrebbe detto Teich comunicando le sue dimissione ad alcuni collaboratori, a quanto ricostruito dalla Cnn. L’opposizione e alcuni politici alleati hanno criticato l’intransigenza di Bolsonaro. Il parlamentare Marcelo Ramos, del Partito liberale, ha denunciato che il capo di Stato accetterà solo un ministro che non persegua una politica basata sulla scienza. Il leader dell’opposizione, Alessandro Moon, parlamentare del Partito socialista brasiliano, ha avvertito che il Brasile si sta dirigendo verso una catastrofe sanitaria e ha invocato l’impeachment del presidente: “Bolsonaro non vuole un ministro tecnico, ma qualcuno che sia d’accordo con la sua follia“. Contro Bolsonaro si è scagliato anche l’ex presidente Lula da Silva, il quale ha detto di “pregare” che “il popolo brasiliano riesca a fuggire da questo genocidio” causato dalle politiche di mancato contrasto alla pandemia.