Lotta alla violenza contro le donne: le panchine rosse diventano opere d’arte e vanno all’asta

Cinque panchine rosse trasformate in opere uniche e originali dalle artiste di Arte e Città a Colori oggetto dell’asta di beneficenza di Wire Coworking: serviranno a supportare progetti per le donne vittime di violenza

Cinque panchine e cinque artiste capaci di trasformarle in vere e proprie opere d’arte da battere all’asta per finanziare progetti per il contrasto alla violenza sulle donne. E’ questa l’iniziativa di Wire Coworking, in collaborazione con Arte e Città a Colori, in occasione del 25 novembre: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.  

Un fenomeno le cui dimensioni sono gravi: nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. In Italia i dati ISTAT mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner. Secondo il Rapporto Istat 2018 sulle vittime di omicidi il 54,9% degli omicidi di donne sono commessi da un partner o ex partner, il 24,8% da parenti, nell’1,5% dei casi da un’altra persona che la vittima conosceva (amici, colleghi, ecc.). Una vera e propria violazione dei diritti umani che la collettività è chiamata a combattere e prevenire, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione.

Va in questa direzione l’iniziativa di Wire Coworking che, attraverso la vendita all’asta di beneficenza delle panchine rosse dipinte dalle artiste della scuderia di Arte e Città a Colori, vuole supportare associazioni e realtà che si occupano di contrasto alla violenza sulle donne.

Panchine rosse che sono opere d’arte uniche e originali. C’è il trionfo di farfalle di Giovanna Alfeo “ma alcune, per colpa di criminali – spiega l’artista – perdono le ali per sempre”. La panchina rossa di Paola Minissale raffigura invece una Geisha “la donna che ogni uomo vorrebbe ma che poi non rispetta”. Quella di Alessia Lifemeup “non rappresenta la donna, ma diventa la donna. Anzi una moltitudine di donne nella loro unicità, nella loro bellezza e nella loro libertà”. Anna Maria Tierno si cimenta in un cuore in stile tatuaggio old school con dei fiori ed un festone con la frase “true love doesn’t hurt”. La panchina di Chiara Abbaticchio si può osservare da entrambi i lati: da una parte una donna che si tappa le orecchie “perché non vuole più sentire le urla che la sovrastano”, dall’altro una donna “finalmente libera con la sua luce che la circonda e la conforta”. 

Il 23 novembre nello spazio eventi di Wire la live performance delle artiste: dalle ore 15 sarà possibile assistere in tempo reale alla realizzazione delle panchine rosse. Sarà anche il giorno di apertura dell’asta di beneficenza, in programma alle ore 18. Prima, alle ore 17, il network coffee dal tema “Donne, piena parità: dal digitale all’arte, i passi per colmare il gender gap” durante il quale si confronteranno  professioniste, imprenditrici, startup, associazioni e artiste. Tra i protagonisti Rete al Femminile, associazione basata sulla reciprocità che favorisce la nascita di relazioni professionali di qualità, favorendo nuove opportunità di business e collaborazioni; e Differenza Donna, associazione nata nel 1989 con l’obiettivo di far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza di genere.