Guardia Nazionale sul confine col Messico

Nuovo giro di vite di Donald Trump sull'immigrazione proveniente dal Messico. In un ordine firmato dal presidente Usa viene, infatti, disposto lo schieramento della Guardia Nazionale lungo il confine con il Paese centroamericano.  

Punto di crisi

Nel memorandum Trump sostiene che “la situazione al confine ha raggiunto un punto di crisi” e che la carenza di legalità alla frontiera meridionale “è fondamentalmente incompatibile con la sicurezza e la sovranità del popolo americano”. Nel provvedimento il presidente ordina al segretario della Difesa di supportare il dipartimento per la Sicurezza nazionale nel garantire che al confine sud si metta fine al flusso illegale di droga e persone. E concede 30 giorni perché i dirigenti delle agenzie interessate suggeriscano altre possibili misure.

In crescita

Dopo il calo registratosi con l'insediamento di Trump alla Casa Bianca l'immigrazione dal Messico negli Usa è aumentata, tornando ai livelli precedenti. I migranti irregolari fermati alla frontiera sono stati nel gennaio e febbraio di quest'anno 72.517, a fronte dei 66.018 dei primi due mesi del 2017. “Abbiamo recentemente visto i numeri degli attraversamenti illegali del confine risalire ai livelli precedenti dopo il minino degli ultimi 40 anni registrato in aprile dell'anno scorso”, ha riconosciuto la segretaria alla Sicurezza interna, Kirstjen Nielsen. Nell'aprile del 2017 i migranti fermati erano stati 15.766, meno di un terzo dello stesso mese dell'anno prima. Insomma, quello che era stato chiamato “effetto Trump”, e agitato come uno dei successi dell'amministrazione, sembra finito. Nielsen ha spiegato la ripresa dell'immigrazione con la perizia dei trafficanti di esseri umani nello sfruttare le leggi americane per evitare espulsioni immediate. Oggi, secondo il Diparimento della Sicurezza interna, un migrante ogni 10 fermati alla frontiera fa subito domanda d'asilo sostenendo di rischiare la vita nel suo Paese di provenienza. Nel 2013 faceva domanda solo uno ogni cento. “I trafficanti sanno che queste persone non possono, per legge, essere facilmente rimandante nei loro Paesi”, ha detto Nielsen, che ha assicurato: “Non permetteremo che i precedenti livelli d'immigrazione diventino la norma“.