CASO YARA, BOSSETTI VERSO IL GIUDIZIO ABBREVIATO CONDIZIONATO

Giuseppe Bossetti potrebbe optare per il rito abbreviato condizionato. L’indiscrezione sulla possibile strategia difensiva è filtrata a pochi giorni dall’inizio del processo contro il muratore bergamasco, accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni scomparsa il 26 novembre 2011 a Brembate Sopra e ritrovata cadavere tre mesi dopo, tra le sterpaglie in un campo di Chignolo d’Isola. E’ stato lo stesso difensore, Claudio Salvagni, a parlare di questa possibilità, nonostante sinora sia sempre stata manifestata la volontà di arrivare a giudizio davanti la Corte d’Assise di Bergamo. “Quello che mi sento di escludere è una richiesta di giudizio abbreviato secco – ha sottolineato -. Anche se è prematuro dirlo con certezza, l’abbreviato condizionato è una possibilità che potremmo prendere in considerazione dopo aver studiato le tantissime carte depositate dalla Procura”.

Si tratta di uno dei riti speciali previsti dal non nostro codice di procedura penale. In pratica elimina la fase dibattimentale e definisce il processo direttamente durante l’udienza preliminare, con il giudice che decide sulla base degli atti di indagine, senza che le prove vengano assunte in giudizio. La richiesta è fatta dall’imputato e può essere condizionata all’acquisizione da parte del giudice di taluni elementi di prova. Poiché il procedimento risulta mozzato e l’accusato ha minori garanzie in caso di condanna la pena viene ridotta di un terzo.

La stessa strategia fu scelta da Carlo Taormina per Annamaria Franzoni durante il primo grado del processo di Cogne. La Procura, già la prossima settimana, è pronta a chiedere al gup il processo per Bossetti. E questo perchè, come prevede la legge, il 18 marzo scadono i 20 giorni dalla notifica dell’avviso della chiusura dell’inchiesta, termine entro il quale l’indagato può chiedere un interrogatorio, una integrazione di indagine, depositare memorie, produrre documenti o quant’altro. Qualora non venga presentata alcuna istanza o documentazione, a partire dal 21esimo giorno, in teoria, il pubblico ministero può inoltrare la richiesta di rinvio a giudizio o, ma non è questo il caso, di archiviazione.