Pakistan, giudice rinuncia al caso: rinviata udienza per Asia Bibi

La Corte Suprema del Pakistan ha deciso di rinviare a data da destinarsi l’udienza per Asia Bibi, madre cristiana di cinque figli, condannata a morte con l’accusa di blasfemia. A riferirlo è la tv DawnNews.

La Corte, secondo quanto riferito dai media, non ha neanche avviato l’esame del ricorso perché uno dei tre giudici del Tribunale, Iqal Hamid-ur-Rehman, ha rinunciato al caso sostenendo di aver in passato seguito quello di Salman Taseer, ex governatore del Punjab, ucciso per aver preso le difese della donna accusata da una compagna di lavoro di aver offeso il profeta Maometto.

Nell’udienza che si sarebbe dovuta svolgere oggi – dove la Corte avrebbe dovuto prendere la decisione finale sulla sorte della donna cristiana – Asia Bibi avrebbe dovuto pronunciare il suo appello finale contro la pena capitale che le è stata inflitta sei anni fa. Le accuse contro di lei risalgono al 2009, quando durante l’orario di lavoro nei campi iniziò a litigare con un gruppo di colleghe di religione musulmana. Aveva chiesto di andare a prendere dell’acqua, ma le donne glielo avevano negato, sostenendo che come musulmana non poteva toccare la ciotola per l’acqua. Lo stesso gruppo poi, si era recato da un predicatore e aveva accusato la Bibi di blasfemia contro Maometto.