Dolore e silenzio: a Ostia i funerali di David e Daniel, i fratellini uccisi ad Ardea

Nella chiesa di Santa Maria Regina Pacis, le esequie delle piccole vittime della strage di Ardea. Palloncini bianchi e azzurri accolgono i feretri

Funerali vittime Ardea

Si colora di bianco e di azzurro il piazzale sul quale si affaccia la chiesa di Santa Maria Regina Pacis, a Ostia. Lì, a due passi dal litorale, una ventosa mattina ha accompagnato l’ultimo viaggio di David e Daniel Fusinato, i fratellini uccisi ad Ardea, domenica scorsa, assieme al pensionato Salvatore Ranieri. Palloncini e corone bianche hanno scortato i feretri, bianchi anch’essi, in ingresso e in uscita dalla chiesa, fra la commozione e il dolore di decine di persone, giunte per rendere omaggio alle piccole vittime e conforto alle loro famiglie. Tantissimi si sono radunati dinnanzi alla chiesa, molti giovanissimi che hanno voluto porgere il loro saluto ai due bambini, di soli 10 e 5 anni.

Strage di Ardea, le esequie dei bambini

C’è un gruppo di persone in fila, altre nel piazzale, altre ancora all’interno della chiesa, dove monsignor Dario Gervasi ha celebrato il funerale. Ma è il silenzio che accompagna il dolore. Ostia come Ardea ma anche come tutto il resto del Paese, ancora sgomento per la violenza di cui i piccoli David e Daniel sono rimasti vittime. Solo l’arrivo e l’uscita delle bare bianche, riceve un applauso in grado di rompere quel silenzio. Ma è solo un momento. “Volate più alto della follia del mondo”, recita uno striscione dedicato ai bambini dai loro compagni della scuola calcio. Una frase che indica quanto accaduto: due fratelli, ignare vittime di un gesto che lascia una ferita aperta e dolorosa sul volto del Paese.

La lettera della madre del killer

Nelle ore precedenti al funerale, la madre del killer dei piccoli e di Ranieri, Andrea Pignani, ha affidato al Corriere della Sera una lettera indirizzata ai genitori delle giovanissime vittime. Suo figlio, si è suicidato poco dopo aver compiuto la strage, barricato in un’abitazione del quartiere in cui viveva con la famiglia. “Come madre e moglie sono profondamente addolorata e sconvolta per il gesto folle, efferato e violento di mio figlio, davanti al quale non mi do pace né ragione, come voi. Il gesto insano che ha provocato la morte di Salvatore, Daniel e David, anime innocenti, ha gettato nel dolore e nella disperazione le vostre famiglie e la mia. Come si può arrivare a tanta ferocia? Il gesto di mio figlio non può essere giustificato in alcun modo. Mi sento impotente davanti alla vostra tragedia e so che non ci sono parole giuste”.