DIAZ, ORFINI AL VELENO SU DE GENNARO: “UNA VERGOGNA CHE SIA A FINMECCANICA”

A un giorno dalla sentenza sul caso Diaz scoppia il putiferio attorno a Gianni De Gennaro, capo della Polizia ai tempi del G8 e attuale presidente di Finmeccanica. E’ il presidente del Pd, Matteo Orfini, ad aprire il fuoco su Twitter: “Lo dissi quando fu nominato e lo ripeto oggi dopo la sentenza – ha scritto – Trovo vergognoso che De Gennaro sia presidente di Finmeccanica”. Una polemica che potrebbe generare conseguenze sul piano politico, considerato che De Gennaro è stato nominato dal governo di Enrico Letta, targato Pd. Le affermazioni della massima carica dem hanno l’effetto di unire il mondo della sinistra. “Orfini punta il dito contro De Gennaro? – ha commentato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea. – Benissimo, finalmente siamo d’accordo! Per noi l’ex capo della polizia non avrebbe dovuto avere più nessun ruolo pubblico dopo Genova”.

Stessa posizione di Sel, il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni, il quale si è detto talmente convinto “che sia una vergogna che Gianni De Gennaro sia stato nominato al vertice di Finmeccanica, da permetterci di chiedere a Matteo Orfini, presidente del Pd, di fare qualcosa di più che un semplice tweet: chieda al Presidente del Consiglio (che è anche segretario del Pd) di risolvere il problema sollevato, faccia in modo che il partito da lui presieduto e il suo governo chiudano una vicenda che non ha giustificazioni. Altrimenti sono solo parole in libertà”.

A chiedere un passo indietro da parte di De Gennaro è stato anche il Movimento 5 Stelle, “Basta ipocrisia- ha detto Vittorio Ferraresi- De Gennaro si deve dimettere. È stato nominato da un governo di centrosinistra ed è inaccettabile e vergognoso che ancora oggi parli chi ha lasciato i responsabili al suo posto. Si prendano le proprie responsabilità gli esponenti di destra e sinistra che hanno acconsentito a tutto ciò”.

Se la sinistra si schiera compatta contro l’ex capo della Polizia il centrodestra prova a difenderlo. Claudio Scajola, ministro degli Interni all’epoca dei fatti, al fattoquotidiano.it ha spiegato di non sentirsi “assolutamente responsabile di quanto avvenuto nella Diaz nel 2001. Genova è stato un terribile esempio di scontro fra dimostranti e dimostranti che erano venuti per mettere a ferro e fuoco Genova. E dove ci sono state delle colpevoli azioni di alcuni singoli membri della forza di polizia”