Sacerdote aggredito con l'acido da una femminista

Don Mario Guevara, vescovo ausiliare dell'Arcidiocesi di Managua, è stato aggredito mentre stava confessando. Ad assalirlo è stata una femminista di origini straniere, Elis Leonidovna Gonn che gli ha lanciato addosso dell’acido solforico.

L'attacco

La donna è stata fermata dai fedeli presenti e successivamente arrestata dalla polizia della Direzione del Legal Aid. Anche altre cinque persone sono state raggiunte dal liquido gettato dall'estremista. Il sacerdote ha riportato gravi ustioni sul viso e sul corpo ed è stato trasportato d'urgenza all'ospedale “Vivian Pellas” dove è ancora ricoverato. Le sue condizioni di salute sono stabili. 

Le reazioni

L'Arcidiocesi di Managua ha reagito all'aggressione con un post pubblicato sul profilo Twitter di don Silvio Báez: “Profondamente e con grande tristezza rimpiango la grave aggressione commessa oggi contro padre Mario Guevara nella cattedrale di Managua. Lo accompagno con l'amore fraterno e offro le mie preghiere per la sua guarigione totale. Gesù e sua Madre Benedetta proteggano i nostri sacerdoti!”.

Le condizioni

Sempre don Silvio Báez ha fornito aggiornamenti sulle condizioni del sacerdote aggredito dopo un breve colloquio avuto con lui: “Ho appena parlato con don Mario Guevara, che è stato attaccato oggi con acido solforico mentre confessava. Ha subito ustioni sulla nuca, una guancia, le braccia e un occhio. È stabile e calmo. Le ustioni non sono molto serie grazie a Dio e saranno sottoposte a un trattamento medico”.

La solidarietà

L'attacco ha suscitato l'indignazione della comunità cattolica locale e anche della Camera di commercio del Nicaragua. L'Amcham – questo il nome dell'organizzazione – ha condannato l'episodio, diramando un comunicato in cui si legge: “Condanniamo l'attacco al prete Mario Guevara perpetrato nella cattedrale di Managua oggi pomeriggio. Riaffermiamo il nostro sostegno alla Conferenza episcopale del Nicaragua e ai suoi membri”.

L'aggressore

Alcune fonti riportano che la femminista arrestata sarebbe legata a gruppi attivi nella promozione dell'aborto. L'aggressione è arrivato solo due giorni dopo che un uomo ha pubblicato sui social un video in cui rivolgeva minacce contro cardinale del Nicaragua Leopoldo Brenes “e chiunque sia cattolico”.