Operazione a Rafah, Netanyahu: “C’è la data”. USA contrari

Il premier israeliano sicuro: "Abbiamo una data per l'inizio delle operazioni dell'IDF". Gli USA ribadiscono il no e spiegano: "Non siamo stati informati"

Rafah evacuazione
Foto di Emad El Byed su Unsplash

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, insiste sull’operazione che l’esercito dovrà mettere in atto nell’area di Rafah, nella Striscia di Gaza. Nonostante le resistenze internazionali (in primis quella degli Stati Uniti) e le discussioni in corso sulla tregua proposta da Washington con Hamas, il capo del governo ha annunciato che esiste una data ufficiale per l’avvio delle operazioni via terra: “Lavoriamo continuamente per raggiungere i nostri obiettivi”.

Rafah, Netanyahu: “C’è la data”

“C’è una data” per l’ingresso delle truppe dell’IDF a Rafah. Lo annuncia il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu ribadendo che non c’è vittoria senza un’operazione nella città. Secondo quanto riportano i media israeliani, Netanyahu ha aggiunto di aver ricevuto un aggiornamento dettagliato sui colloqui al Cairo. “Stiamo lavorando continuamente per raggiungere i nostri obiettivi”, dice Netanyahu, “innanzitutto liberando tutti i nostri ostaggi e ottenendo la vittoria totale su Hamas. La vittoria sul movimento islamista palestinese “richiede l’ingresso a Rafah e l’eliminazione dei battaglioni terroristici lì. Ciò sarà fatto, c’è una data”, ha detto il primo ministro israeliano in una dichiarazione video. Secondo Israele Rafah resta una delle ultime roccaforti di Hamas nella Striscia di Gaza.

USA non informati

Gli Stati Uniti “non sono stati informati su una data” per l’invasione di Rafah da parte di Israele. Lo ha detto il dipartimento di Stato americano, a commento dell’annuncio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo il quale c’è una data per l’attacco via terra a sud di Gaza.

Fonte: Agi