Paragone (M5S): “Fassina Ministro dell'Economia”

Ricomincia il lunedì della politica, con prove di intesa Pd-M5S, in attesa delle parole di domani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Apre i giochi stamattina – rigorosamente via social – Gianluigi Paragone, parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha una sua presonale proposta per la poltrona del ministero dell'economia.

Fassina ministro economia 

“Cari colleghi del Movimento vi sfido a sinistra sull'ipotesi gialloverde e sfido anche il Partito democratico. Vogliamo proprio fare un'alleanza? Bene. Vi do io allora il nome della discontinuità. Prendete Stefano Fassina come Ministro dell'Economia. Quella sì che sarebbe discontinuità profonda“, ha scritto Paragone. “Con la Lega  il discorso è chiuso” twitta il deputato M5s Luigi Gallo “per una volontà molto forte espressa dall'assemblea dei parlamentari” aggiunge. In caso le trattative con il Pd andassero male, “resta solo il voto”. E precisa che “i dieci punti da presentare al Pd sono stati costruiti dal gruppo parlamentare, “con un metodo partecipativo: non è stata una scelta calata dall'alto ma è stata fatta valere l'intelligenza collettiva. E' nata la fase 2 del Movimento”. “Come uscire dalla crisi di Governo? Nessuno ha una risposta. Mi auguro che arrivi un governo che sappia fare gli interessi di questo Paese, dei cittadini e delle imprese. E dubito che un governo giallorosso possa dare queste risposte. La cosa migliore sarebbe ridare la parola agli italiani che in ultima analisi sono i proprietari della politica e del loro Paese”, ha scritto il leader di Cambiamo e governatore della Liguria Giovanni Toti.

Zingaretti

“Siamo al lavoro per un patto di governo, l’Italia non capirebbe un rimpastone: chiediamo discontinuità sui nomi”, dice il segretario Pd Nicola Zingaretti, in un punto stampa dal Nazareno, la sede del partito, spiegando a che punto sono i tavoli per il programma da condividere con il M5s. Il leader Pd ha smentito nuovamente l'ipotesi di un “Conte bis”: “Abbiamo un mandato sancito dalla direzione di dare vita a un governo di svolta e discontinuità per il futuro del Paese. Siamo al lavoro per un patto di governo, non per costruire ultimatum e contrapposizioni”. “Siamo pronti già da domani a riunirci” con il M5s “per capire come andare avanti” sui temi di governo, a partire dal tema di come “abbassare tasse a redditi medio bassi”. Secondo il segretario del Pd, all'Italia “serve un programma green”, con una nuova “serie di investimenti” in particolare nella scuola e nella sanità, scrive Skytg.24. “Ribadisco una posizione, come ho detto stamattina, anche convinto che su questo si può lavorare e trovare una soluzione, in un confronto reciproco capendoci e interloquendo l'uno con l'altro. Noi faremo di tutto per cercare una soluzione possibile che, non nego, a questo punto non si è determinata”, ha concluso il segretario Pd.