L'appello dei magistrati: “Fate sbarcare i minori”

Sbarcare eventuali bambini e ragazzi dalla Diciotti. E' il pressante appello che i Magistrati per i Minori rivolgono in queste ore al governo per tentare di sciogliere almeno in parte l'impasse sulla nave della Guardia Costiera itailana, ferma da due giorni nel porto di Catania con 177 migranti a bordo. In un comunicato apparso su Facebook, i magistrati dell'Aimmf hanno espresso “preoccupazione per la notizia, riportata dagli organi di stampa, secondo cui tra le 177 persone poste in salvo dalla Guardia Costiera che da sei giorni si trovano sulla nave Diciotti e, giunti al porto di Catania, sono al momento impediti a sbarcare dalla nave stessa, vi sarebbero anche numerosi minori, non sappiamo quanti di questi soli e quanti invece assieme a qualche familiare”.

La questione minori

Nella seconda parte del comunicato, i magistrati ricordano che “gli obblighi internazionali assunti dall’Italia richiedono che la condizione dei soggetti vulnerabili – tra i quali i minori, i minori non accompagnati, i genitori singoli con figli minori – debba essere tenuta in particolare considerazione nel momento in cui le persone straniere si presentano alla frontiera”. E, per questo, “le misure di accoglienza nei loro confronti debbono essere adottate senza ritardo, tenuto conto delle vicende dolorose e spesso traumatiche che li hanno già segnati”. Da parte sua, Aimmf precisa che “per assicurare l’effettività di queste misure, dell’esistenza di minori stranieri non accompagnati l’autorità di pubblica sicurezza è tenuta a dare notizia subito al Tribunale per i minorenni perché possa essere nominato loro un tutore, che li rappresenti legalmente e li informi sulla loro condizione giuridica”. Per tali situazioni, inoltre, si percisa che i minori “già presenti sul territorio nazionale, come in questo caso quelli posti in salvo sulla nave Diciotti, non sono comunque espellibili dal territorio nazionale se non con un provvedimento specifico emesso dall’autorità giudiziaria”.

Alla luce di questo, conclude il comunicato, i magistrati ritengono “necessario, perché questi obblighi affermati dagli atti internazionali e dalle norme nazionali siano effettivamente rispettati, che sia consentito a tutti i soggetti vulnerabili e certamente ai minori di lasciare la nave e sbarcare a terra, perché sia possibile l’apertura di procedimenti giudiziali a loro tutela e l’inserimento in strutture di accoglienza adeguate”.

Salvini: “Io non mollo”

Intanto, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha ribadito ancora una volta la sua posizione con un tweet. “Dopo che il Pd e la sinistra hanno lasciato che l'Italia venisse invasa da più di 700mila immigrati quello 'imbarazzante' sarei io? Roba da matti… Io non mollo amici, e vado avanti”, ha scritto.