Yonghong Li indagato per falso in bilancio

E'finito nel mirino della Procura di Milano Yonghong Li, proprietario dell'Associazione calcio Milan fino a qualche giorno fa e, ora, sotto indagine per l'ipotesi di reato di falsa comunicazione sociale. L'inchiesta in questione riguarda l'acquisizione della società da parte dell'imprenditore cinese lo scorso anno quando, a fronte di un esborso di 740 milioni di euro, aveva rilevato le quote della Fininvest. Li è ora oggetto di un atto di acquisizioni di documenti messo in atto dalla Guardia di Finanza di Milano, la quale ha perquisito gli uffici di alcuni intermediari (Lazard, Rothshild, Deloitte, Ernst&Young) titolari di un ruolo nel percorso di acquisizione, specie nella prima fase di acquisto da Silvio Berlusconi e, successivamente, nella gestione e della cessione al Fondo Elliot.

L'indagine

L'acquisto della società era stato perfezionato il 13 aprile 2017, giorno in cui era avvenuto il passaggio della squadra nelle mani dell'imprenditore cinese che, a fronte di un'uscita con 600 milioni di plusvalenza consolidata, ne aveva sborsati 740 per completare il rilevamento dalla Fininvest, anche grazie a un prestito ottenuto dallo stesso Fondo Elliot di 300 milioni. Sostegno che si era rivelato fondamentale per portare a termine l'affare, concluso nonostante una trattativa portata avanti tra numerosi ritardi. L'attenzione della Procura si è catalizzata sul documento della sentenza che attestava il fallimento di Jie Ande (la maggiore delle società gestite dall'uomo d'affari), acquisito nel corso dell'indagine e nel quale si leggeva di una liquidazione per bancarotta da parte della banca di Canton. Su questo si baserebbe l'accusa avanzata dall'aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Paolo Storari, titolari dell'indagine, di false comunicazioni sociali in relazione alla nota integrativa al bilancio del 2016 di Jie Ande e un comunicato del 2018.

Ok del Tas, Milan in Europa

Nel frattempo, il Fondo Elliott (che non ha ricevuto indietro i 32 milioni di aumento di capitale anticipati) è riuscito a convincere il Tas: il Tribunale ha accolto il ricorso e disposto il ritiro della sentenza di esclusione dalle Coppe europee per mancato rispetto delle norme del Financial Fair Play nel triennio 2014-2017. Decisivo, a tal proposito, proprio il passaggio di proprietà da Li al fondo che fa capo a Paul Singer. Il Tribunale di Losanna ha infatti fatto sapere, pur non avendo ancora depositato le motivazioni della sentenza, che l'acquisizione da parte del fondo ha cambiato le carte in tavola, spingendo i giudici a rivedere alcuni elementi. Il Milan di Gattuso, quindi, il prossimo anno sarà regolarmente in Europa League.