Carola Rackete non sarà espulsa

Seconda beffa in due giorni per il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: Carola Rackete, il capitano della Sea Watch 3, non sarà espulsa dal nostro Paese. Come spiega Il Corriere della Sera, il pubblico ministero di Agrigento ha già negato il nulla osta al provvedimento e lo ha notificato al Viminale. La decisione arriva dopo che ieri sera il gip di Agrigento aveva deciso di lasciare libera la Rackete. Così aveva reagito Salvini: “Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”. Ora però che il provvedimento è stato respinto dal pm, si acutizza lo scontro tra il ministro dell'Interno e le toghe. 

Carola: “Vittoria di solidarietà verso i migranti”

Quella scorsa, intanto, è stata la prima notte in libertà per Carola Rackete dopo l'arresto. L'attivista tedesca l'ha passata in un appartamento nel centro di Agrigento, salvo poi andarsene prima dell'alba per evitare la ressa di telecamere. Una portavoce della ong Sea Watch intanto spiega: “Ci sono state alcune minacce contro Carola e per questo l'abbiamo spostata in un posto segreto. Non commenteremo nessun altro suo piano di viaggio”. Prima di spostarsi in un luogo segreto, la Rackete ha comunque commentato la decisione del pm di lasciarla in libertà, definendola “una grande vittoria di solidarietà verso tutti i migranti e contro la criminalizzazione di coloro che vogliono aiutarli”. Ed ha aggiunto: “Sono commossa dalla solidarietà di tante persone. E' stato un lavoro di squadra”.