Un impegno politico contro droga e dipendenza

Nell’ultima Relazione Annuale sulle Tossicodipendenze del 2017 elaborata dal Dipartimento Politiche Antidroga si sottolinea come “oltre un quarto degli studenti delle scuole superiori ha fatto uso di cannabis. Si osserva inoltre un aumento della disponibilità di prodotti derivati della cannabis, con un’alta variabilità di principio attivo. Le foglie di cannabis possono avere un alto potere stupefacente assumendo un ruolo potenzialmente preoccupante in termini di salute pubblica. Ancora più preoccupante se si pensa che “circa 90mila studenti riferiscono un uso pressoché quotidiano della sostanza e che quasi 150mila studenti sembrerebbero farne un uso problematico”.

Si evidenzia quindi una drammatica “diffusione di sostanze psicoattive illegali tra i minori, che costituiscono una popolazione che necessita di particolare attenzione. L’uso sperimentale di sostanze psicoattive coinvolge circa un terzo degli studenti minorenni frequentanti le scuole superiori”. A queste dipendenze si aggiungono inoltre la problematica relativa al gioco d’azzardo patologico, che a differenza di altri tipi di dipendenze, ha conseguenze disastrose non solo sugli individui, ma anche sulle famiglie, le quali vengono esposte a seri problemi di indebitamento. Infine da segnalare la dipendenza dal Web e tutte le altre forme di videodipendenza. Don Oreste Benzi, diceva: “I danni delle droghe sono anzitutto sulla persona. Chi fa uso di queste sostanze cessa di crescere nella sua personalità. Smette di affrontare la vita. Fugge di fronte ad ogni difficoltà, rifugiandosi nel 'paradiso' artificiale. Spegne i suoi sentimenti. Infiacchisce la sua volontà. S’incapsula in sé stesso. Infine, diventa incapace di mettersi in relazione. I danni fisici, quindi, sono ben poca cosa a questi danni morali! Non si guarisce dalla droga con la droga! La droga piace: chi la consuma non smette se gli viene permesso acquistarla. Legalizzare le droghe è uccidere i giovani, specialmente quelli più fragili, quelli che sarebbero più ricchi spiritualmente. Invece i giovani che fanno uso di droga cercano la vita! Ripeto. I giovani che fanno uso di droga cercano la vita! Legalizzando le droghe si garantisce loro la morte. Non solo, anzi non tanto quella fisica, ma soprattutto quella spirituale”.

La nostra esperienza. Nel 1980 la Comunità Papa Giovanni XXIII ha aperto la prima Comunità terapeutica per il recupero delle persone affette da dipendenze patologiche. Oggi Apg23 gestisce 22 Comunità Terapeutiche in Italia, 12 all’estero, in cui sono accolte oltre 300 persone. La caratteristica fondamentale che ha accompagnato tutto l’operare fin dall’inizio, è la condivisione della vita, come stile di convivenza e di intervento all’interno delle strutture di recupero. In aggiunta alla Comunità Terapeutica di tipo più “tradizionale” sono presenti centri diurni, i centri di prima accoglienza, centri per mamme con minori, centri per etilisti, case per adolescenti problematici. Oltre che a livello nazionale, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha esportato la propria metodologia di recupero anche in altri Paesi (Russia, Croazia, Brasile, Bolivia, Cile, Olanda). La Comunità porta avanti anche un’azione di prevenzione attraverso interventi e attività nelle scuole. Collabora con il SerT (Servizi Tossicodipendenze) per quello che riguarda i progetti di prevenzione, cura e riabilitazione dei giovani in programma terapeutico e con i Tribunali di sorveglianza per i giovani accolti con procedimenti giudiziari. Partecipa al gruppo degli esperti sulle Tossicodipendenze istituito dal Ministero della Solidarietà Sociale e dal Ministero della Salute. Nel corso di questi anni la Comunità Papa Giovanni XXIII ha cercato di rispondere all’emergere di nuove problematiche quali l’etilismo, le nuove droghe, il fenomeno della doppia diagnosi e la dipendenza dal gioco d’azzardo.

Proposta Politica

Prevenzione nelle scuole sugli effetti dannosi delle droghe, in particolare della cannabis. • Attivare la Conferenza Nazionale sulla lotta alle dipendenze patologiche, prevista dall’attuale normativa. • Convocare la Consulta Nazionale degli esperti presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, come previsto dal testo unico 309/90. • Rafforzare il coordinamento tra i ministeri di competenza del governo centrale con le Regioni. • Campagne di sensibilizzazione sulla dipendenza da web ed oscurazione dei siti web vietati ai minori di 18 anni. • Divieto della pubblicità del gioco d’azzardo.