Coronavirus, in Venezuela elezioni legislative a dicembre

In Venezuela decessi per coronavirus saliti a 51. In America Latina nelle ultime 24 ore i contagi sono 2.576.463 e i morti sono ora 116.199

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Il presidente del Venezuela, Nicolàs Maduro

Le elezioni per rinnovare il parlamento del Venezuela si terranno il prossimo dicembre, nonostante la pandemia di coronavirus. Lo ha annunciato il Consiglio elettorale nazionale, senza però specificare la data esatta. Il presidente del Consiglio elettorale, Indira Alfonzo, ha dichiarato anche che saranno utilizzati “standard speciali” per questa consultazione e che il numero di seggi nell’Assemblea Nazionale salirà da 167 a 277. Il leader dell’opposizione Juan Guaidò, già presidente dell’An nell’attuale legislatura, ha annunciato che lui ed i partiti che lo accompagnano non intendono partecipare ad elezioni organizzate dalla “dittatura” di Nicolàs  Maduro. Dal canto suo, Maduro è sicuro che alle elezioni “parteciperanno migliaia di candidati e candidate” di una opposizione che appare frazionata.

L’importanza dell’Assemblea nazionale

L’Assemblea nazionale è il Parlamento unicamerale e rappresenta l’organo legislativo del Paese. I membri sono eletti con sistema misto e il loro numero complessivo non è fisso. Ogni Stato ha 3 rappresentanti ai quali vanno aggiunti un numero di deputati pari al rapporto tra la popolazione complessiva del paese e l’1,1% della stessa. Altri tre posti sono riservati a rappresentanti di popolazioni indigene, eletti separatamente. Ogni membro resta in carica per cinque anni. La presidente del Cne ha sottolineato che i 277 dei seggi che saranno a disposizione nel prossimo appuntamento elettorale per l’Assemblea nazionale (An), rappresentano un aumento del 66% rispetto a quelli in gioco nel 2015. La votazione, ha ancora detto, riguarderà il rinnovamento del Parlamento per il quinquennio 2021-2026, per cui dovrà essere realizzata prima della fine di quest’anno.

Coronavirus in Venezuela

 

Il coronavirus, secondo i dati ufficiali, sembrerebbe aver risparmiato il Paese, nonostante confini con il Brasile. Secondo i dati elaborati dalla Johns Hopkins University, infatti, i casi positivi sarebbero 5.832 e i decessi riconosciuti 51. Dalle testimonianze arrivate a In Terris, però, i dati reali sarebbero molto maggiori, con ospedali pieni di casi positivi, e pochissimi posti di terapia intensiva a disposizione della popolazione. A questo si aggiunge la difficoltà di reperire medicine e generi di prima necessità se non al mercato nero a prezzi altissimi.

America Latina

La pandemia da coronavirus continua a far sentire decisamente i suoi effetti nel resto dell’America Latina.  Nelle ultime 24 ore, i contagi hanno raggiunto quota 2.576.463 (+46.357 rispetto a ieri), mentre i morti sono ora 116.199 (+2.510). E’ quanto emerge oggi da una elaborazione statistica realizzata dall’Ansa sulla base dei dati ufficiali di 34 fra nazioni e territori latinoamericani. Il Brasile continua a guidare la classifica nella regione con un ritmo sostenuto, anche se ora stabilizzato, sia dei contagiati (1.402.041, +33.846) sia dei morti, che sono 59.594 (+1.280). Seguono il Perù (285.213 e 9.677) e il Cile (279.393 e 5.688), e quindi altri sette paesi con più di 30.000 contagi: Messico (226.089 e 27.769), Colombia (97.846 e 3.334), Ecuador (56.342 e 4.527), Argentina (64.530 e 1.307), Repubblica Dominicana (32.568 e 747), Panama (33.550 e 631) e Bolivia (32.125 e 1.071). Tutti gli altri territori, 25, hanno meno di 30mila contagi.