CLAMOROSA GAFFE AD AUSCHWITZ, DOCCE PER COMBATTERE IL CALDO

Per affrontare il caldo torrido di questa estate, che in Polonia ha raggiunto la temperatura di 37 gradi, all’interno del campo di concentramento di Auschwitz sono state installate delle docce nebulizzanti, che ormai se ne trovano ovunque: nei ristoranti all’aperto, nelle grandi vie affollate nei centri fieristici, nelle discoteche. E di certo nessuno pensava di poterle vedere anche nei sentieri del campo di sterminio. Un rimedio senza dubbio di cattivo gusto e per nulla gradito dai visitatori israeliani, in particolar modo ai più anziani, vista la similitudine con le docce usate dai soldati nazisti, luogo dove si è consumato il genocidio.

Una scelta che Meyer Bolka, uno dei turisti che ha visitato il museo, ha definito “Un pugno nello stomaco”, dicendosi scioccato dal chiaro richiamo agli orrori nazisti delle camere a gas. La direzione del campo, in una nota, si è giustificata dicendo che in nessun modo, ovviamente, c’era l’intenzione di offendere i visitatori, e che comunque non sono mai state le docce in sé a diffondere il terribile Zyklon B nelle camere a gas: la sua propagazione avveniva infatti tramite dei buchi praticati sul soffitto, oppure con delle gocce attraverso i muri.

La protesta è rimbalzata anche sui social, in particolare su Twitter, dove non è mancata di certo l’ironia di molti (qualcuno ha twittato: “E un timbro con numeretto per distinguere i paganti come in discoteca no?“, “Messe le docce per turisti ad , a sto punto pure dei forni a legna per fare il pane no? “, e ancora “@larenait: Ad hanno installato docce con nebulizzatori contro il caldo.scatta la protesta lo stanno trasformato in un luna park”). Molti altri si sono sentiti offesi, ma nessuno ha condiviso la scelta operata dalla direzione del museo per rimediare al caldo estivo.