La diocesi di Rimini ai divorziati: “Non siete cristiani di serie b”

Non vorrei minimamente ‘entrare a gamba tesa’ in casa vostra. Desidero piuttosto pormi nei vostri riguardi con tutto il rispetto che meritate e con tutta la schietta cordialità di cui sono capace. In verità vi confesso: desidero esservi semplicemente vicino”, sono parole di grande speranza quelle che il monsignor Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, ha affidato ad una lettera indirizzata alle persone separate, divorziate o risposate civilmente nella sua diocesi.

Le scuse

Sulle orme dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, il pastore della diocesi di Rimini ha voluto ricordare ai fedeli passati per l’esperienza del divorzio che sono “veri membri del popolo di Dio. In effetti voi non siete cristiani separati o tantomeno ‘scomunicati’, né vi dovete sentire emarginati o estranei nella grande casa comune, la Chiesa, perché in forza dello stesso battesimo non ci sono né ci possono essere tra di noi battezzati di ‘serie A’ o di ‘serie B’ – ha scritto il monisignore -. Pertanto, se in passato fossero stati espressi nei vostri confronti giudizi pesanti o addirittura aspre parole di netto rifiuto, a nome della comunità diocesana e mio personale ve ne chiedo sinceramente perdono”. 

L’incoraggiamento

Monsignor Francesco Lambiasi ha esortato nella lettera i fedeli a “seguire un proficuo cammino di fede. L’ascolto assiduo della parola di Dio, la partecipazione attenta e attiva alla celebrazione eucaristica, la condivisione della vita comunitaria, il servizio educativo dedicato ai vostri figli, l’impegno generoso a favore dei più poveri: sono percorsi aperti a tutti e pertanto accessibili anche a voi. Non dimentichiamo che lo Spirito Santo, donatoci da Gesù risorto a Pentecoste, non si è mai volatilizzato. Né si è ancora stancato di purificare la Chiesa, perché sia e resti madre di tutti, e non diventi mai matrigna per alcuno”.